martedì 26 novembre 2013

fAnTaSy? - articolo sul racconto

Se volete leggere il racconto su cui si basa questo articolo, il link è questo.


ehm, fantazy?
A cosa serve 'sto articolo? Bah, non ne ho idea, ma credo che possa rispondere alla domanda: "Voglio cercare d'essere un pochino più originale del solito, scrivendo fantasy... come faccio?" (mazza che domanda lunga!)

Io penso che ci possano venire in aiuto un po' di brave persone, nella fattispecie: Mattia Signorini, Christopher Vogler, i siti Elfwood e Springhole.

Fantasy! - racconto preludio a un articolo



l'immagine si chiama Undead Knight, è di atomhawk e la trovate qui



Re-serpente rinasci! Dea della pace, dolore predici. Dio delle tenebre, dolore predici. Tutti vivranno contenti e felici.

I
Miron tirò un undici ai dadi. «Re-serpente rinasci!» disse. «Perché… perché la reciti?» Ianuas fece un ricciolo in aria con un dito e ammiccò.
«Perché ho vinto! Ho scacciato il serpente!» Miron sferrò un pugno sul tavolo e fece tintinnare i boccali. «Oste! Birra! Offro io!» urlò, girandosi verso il bancone per guardare il taciturno Narnus.
«Perché sempre birra?» domandò Ianuas. «Bere acqua porta malattie.» disse Miron. «La birra, invece, la si bolle.»
«Sei un dottore?» chiese Ianuas. «Un alchimista.» rispose Miron, sogghignando. «Ma quella cosa che reciti… cos’è?» Ianuas aggrottò la fronte e si pulì i baffi grigi sporchi di birra.
«Una vecchia filastrocca.» Miron sogghignò e riprese in pugno i dadi d’osso. Stava per tirare, quando si avvicinò al suo interlocutore e disse: «Una profezia.»
«Maddai!» fece Ianuas, barcollando sulla sedia. «E come fa?»
«Beh… Re-serpente rinasci… uhm, poi dea della pace qualcosa… uhm, poi c’è il dio delle tenebre…»
«E tutti vivranno felici e contenti.» disse una terza voce. Miron si girò e squadrò Narnus. «E tu da quando in qua ti ricordi qualcosa?» domandò. «Beh, compare Ianuas, devi sapere che l’oste è smemorato… non si ricorda chi cavolo sia. Rammenta solo il proprio nome.»
«Già.» affermò Narnus. L’attenzione di Ianuas deviò verso quell’uomo taciturno, impegnato a versare birra con un mestolo nei boccali e a condirla con un sacchettino di spezie.
Miron ebbe una reazione strana. Batté un pugno sul tavolo e si alzò. Andò a sbraitare davanti a Narnus. Urlava così forte che a Ianuas fecero male le orecchie. Un armigero dalla faccia di faina alzò gli occhi dallo stufato e si mise a fissare Miron con i suoi piccoli occhi cattivi.

martedì 12 novembre 2013

S.G.C. (ovvero sti gran cazzi)



Ma quant'è figo Henry Faber!, pensai la prima volta che vidi il film Eye of the Needle, tratto da Storm Island di Ken Follett.

L'Henry Faber del film è interpretato da Donald Sutherland, ed è un uomo snello, molto fine, con baffi ben curati e occhi azzurri belli e espressivi. Ha un portamento perfetto, è calmo e educato. Come quello del libro, è un assassino. Una spia tedesca.

Innamorato del personaggio, mentre ero alla Rassegna della Microeditoria di Chiari (BS), dopo aver completato un altro capitolo della traduzione di un bel libro che comincia per "L" e finisce per "mancer" (e questa volta la traduzione la faccio io e non la delego a terzi) mi sono messo a fare un esercizio di scrittura dei miei, ossia: ho aperto un foglio word e mi sono messo a scrivere. Ovviamente, avendo in mente Faber, la storia è risultata una specie di Storm Island dove le spie della Seconda Guerra Mondiale combattono, però, con la magia. Uau, che novità!

Allora. scrivo due capitoli al volo e Stefano Tevini, che è uno dei nostri autori, mi chiede: "Che scrivi? Ancora la traduzione?" gli faccio: "Ma no. Un esercizio, una cazzata." lui prende, legge e mi fa:
"Ben scritto. Ma c'è davvero bisogno di una cosa del genere?"

Ecco la domanda.