sabato 21 dicembre 2013

Il Natale nelle Lande di Ghiaccio

Gorbash e l'so amis tazzano direttamente dalle botti...


Questo post non ha valore letterario (ma perché, gli altri sì?) ma viene dritto dai miei ricordi.

Quando ero bimbo, di solito passavamo il Natale e il Capodanno nel paesino di Barzio, in Valsassina. Lì mio zio affittava tutti gli anni una casa in una piccola palazzina che io ricordo a ridosso della montagna (non chiedetemi quale montagna sia, però, che io di montagna e cose da montagna non ci capisco un emerito cazzo).

Ricordo che questo appartamento aveva un balcone molto grande che addirittura correva su due lati del palazzo. Ed era tutto nostro.
Di solito mio zio ci metteva su le lucine, poi faceva l'albero e addobbava tutta la casa. Lui è sempre stato uno meticoloso per questi dettagli.
Il risultato era un Natale a misura di bambino, preciso e senza errore. Una festa!

Spesso venivano i nonni (i genitori di mio padre e mio zio) da Palermo e s'andava a mangiare tutti al ristorante Esposito lì di Barzio.

l'Esposito! A mia nonna piacevano tanto quei fiori lì!
Poi s'andava sulla neve con lo slittino. Tra parentesi, mio zio continua a ripetermi che una volta con lo slittino ho falciato un prete dell'oratorio del paesino.


Credo che l'unico a sciare lì fosse mio zio. Io non sono capace. Vado un pochino in snowboard, ma sono una capra e cado spesso.

Un Natale (non ricordo di che anno, ma sicuro metà anni '80) mio zio convinse mio padre ad affittare l'appartamentino di sotto.

Addobbarono anche quello.

La cosa bella è che quell'anno venne anche il mio cuginetto coetaneo Carmelo con i suoi genitori. E in tivù diedero "The Flight of the Dragons". Ce l'avete presente? E' quel cartone animato fantastico dove un americano dei nostri giorni, giocando a un boardgame, lancia i dadi e finisce in un mondo di maghi, draghi e incantesimi. Ecco, tra l'altro in italiano l'avevano tradotto proprio così: "Maghi, draghi e incantesimi".

Gorbash da piccolo!

Se l'avete visto, vi ricordate il drago Gorbash? quello verde! Non era bellissimo? E la storia dei maghi dai vari colori? E di come facessero i draghi a volare? Praticamente i nani nelle miniere scavavano della "brimstone" e la portavano ai draghi che, mangiandola, producevano gas che gonfiava le loro pance e poi sputavano questo gas piano, piano come mongolfiere e s'innalzavano in volo. Le ali servivano per le manovre.

Gorbash col piatto d'oro :) era proprio l'immagine che avevo in testa
Ma quell'anno, nell'oscurità bellissima dell'inverno, fra le luci, l'albero e la montagna alle nostre spalle, qualcuno (forse mio zio, non so) regalò a mio cugino Talisman, credo seconda edizione. Nella copertina, un guerriero e un drago s'affrontavano su una specie di ponte.
Mi ricordo le piccole gemme di plastica verde, le carte colorate, il tabellone con le terre fantastiche e le pedine a forma di guerriero, di mago...

Oooooh! Nostalgia!
E ancora, sempre quell'anno, a mio cugino io regalai Le Lande di Ghiaccio di R.A. Salvatore. La prima edizione italiana della Armenia, formato tascabile e con la copertina del Maestro-mai-nessuno-potrà-eguagliarti-sei-nel-mio-cuore Larry Elmore.


Io adoro Larry Elmore: fa parte della mia formazione di lettore e scribacchino del fantastico. E di tipo che gioca ai giochi di ruolo (giocava...)

vorrei ritrovare proprio quella edizione e sarei pure tentato di fottergliela a mio cugino, visto che lui non se l'è mai incul**a, perché al fantastico preferisce il Milan.

Ooooh!! La neve!! :D
E voi direte: maddai! R.A. Salvatore!
Già, ma quello, che fu il suo primo romanzo, credo (correggetemi altrimenti please) era scritto in maniera carina e aveva una buona cura dei dettagli, della personalità di alcuni protagonisti e un buon dipanarsi logico della vicenda. E aveva un "flavour" da Dungeons & Dragons.

Che bello, regà'! (regà' è scritto in maniera corretta, perché sto studiando la grammatica romanesca)
Che bel Natale. Sì, forse era l'85, boh. insomma, impazzava Barret Oliver...

Barret Oliver ieri e oggi, tra parentesi: staminchia!


Saludos!

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