Vedete questa foto?
E' tratta dal videogioco Mad Max di cui ho fatto una recensione qui. Nella recensione parlavo in maniera negativa di The Witcher 3 e in maniera positiva di Mad Max. Beh, ora è venuto il momento, anche se mi dispiace, di parlare in maniera negativa di Mad Max.
venerdì 18 dicembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
Jet russo abbattuto
Dunque, rega', martedì mattina è stato abbattuto un jet russo sulla frontiera turco-siriana.
Questa è la foto dei giornali cartacei e elettronici.
Lo vedete, poverino, che brucia dalla coda. Sui telegiornali e nelle immagini di YouTube quanti ne abbiamo visti di aerei in fiamme? Ci siamo assuefatti. Ma proprio adesso, mentre scrivo questa cosa, penso a quei due, là dentro...
Questa è la foto dei giornali cartacei e elettronici.
Lo vedete, poverino, che brucia dalla coda. Sui telegiornali e nelle immagini di YouTube quanti ne abbiamo visti di aerei in fiamme? Ci siamo assuefatti. Ma proprio adesso, mentre scrivo questa cosa, penso a quei due, là dentro...
domenica 22 novembre 2015
Sui giochi della PS4 che mi piacciono
Questo post è interessantissimo!
Ecco, ora vi metto la prima fotografia del mio giochino preferito. L'ho comprato oggi, rigorosamente usato, in edizione Ripperqualcosa, vendendo L'Ombra di Mordor.
Allora, L'Ombra di Mordor era carino. C'era Talion, c'erano i poteri dello spettro Celebrimbor, c'era l'open world davvero bello grande e, okay, ci è stato come gioco, tant'è vero che è stato l'unico che ho completato al 100% e di cui ho conquistato tutti i trofei, perciò anche il platino.
Ecco, ora vi metto la prima fotografia del mio giochino preferito. L'ho comprato oggi, rigorosamente usato, in edizione Ripperqualcosa, vendendo L'Ombra di Mordor.
L'ho fatta io 'sta foto! Nel giochino! |
lunedì 12 ottobre 2015
Riuscissi mai a finire un c***o di romanzo - articolo su Stranimondi!
Io e Franchino Brambilla! |
Lo sapete, figliuoli, che i miei titoli non c'entrano quasi mai con il corpo del testo.
Alor, con la mia casa editrice La Ponga Edizioni, ho partecipato alla prima edizione di Stranimondi - dopo faccio tutti i link, adesso ho male alle mani. Beh, cari miei, diversamente da tutte quelle fiere pallose che mi fanno fare i miei compari, questa qui è stata come la giocheria per un bambino, il Grazzini 3 per un bambino, il negozio pieno di robot, di astronavi, di pupazzetti distruttori e libri, libri, libri, libri fantastici per un bambino, per un adulto, per le nonne, per tutti, insomma.
Etichette:
Bruce Sterling,
Dario Tonani,
Fantascienza,
Franco Brambilla,
La Ponga Edizioni,
Mondo 9,
Moreno Pavanello,
Stefano Tevini,
Stranimondi,
Urania,
Valerio Villa,
Yuri Abietti
lunedì 27 luglio 2015
Ancora su Monza
Ci metto la macchina - Chevrolet Monza - perchè mettere foto della città - ancora - mi fa cagare |
sabato 28 marzo 2015
Monza - articolo su quella città
Per anni mi sono chiesto cosa non andasse, perché la mia vita subisse così spesso tanti piccoli eventi trascurabili in sé, ma fastidiosi se sommati. Ho considerato a lungo se scrivere o no questo articolo, ma le cose non dette si perdono nel tempo ed è come se non fossero mai esistite o mai provate dall’animo umano.
Il problema era Monza.
mercoledì 28 gennaio 2015
Esemplare #131 - un racconto su wh40k
Esemplare #131 è ambientato nell'universo del wargame tridimensionale Warhammer 40.000.
Da Wikipedia:
Warhammer 40.000 (conosciuto anche come Warhammer 40K o semplicemente WH40K)
è un wargame tridimensionale futuristico, prodotto dalla inglese Games
Workshop. È incentrato su un'ambientazione futuristica che prende
ispirazione dal libro Fanteria dello spazio. Il gioco ruota intorno a
miniature in scala 1:65 cioè alte 28mm (originariamente erano in
20-25mm) prodotte dalla Citadel Miniatures, che rappresentano soldati,
creature e macchine da guerra. Il gioco richiede una basilare
comprensione della tattica delle piccole squadre e molta fortuna.
***
Lo Space
Marine si fermò davanti a una porta contrassegnata col numero centotrentuno.
Vicino, un uomo della guardia agitava il braccio, come se stesse richiamando un
gruppo di turisti.
«Mio
signore, sei l’Adeptus Astartes Marcus Astvan?»
L’uomo
sapeva già la risposta, ma l’Inquisizione dava molta importanza alla procedura.
«Affermativo.
Sono qui su ordine del mio capitolo.»
L’uomo
guardò l’armatura potenziata dell’altro, ancora dipinta del giallo dei Magli
Imperiali, e i simboli sugli spallacci contornati di rosso. Sul destro si
vedeva il pugno chiuso che dava il nome al capitolo; sul sinistro c’era una
freccia diretta verso l’alto con, all’interno, il numero tre in cifre romane.
Terza compagnia, squadra tattica, pensò l’uomo.
«Spero
ti piaccia il nero, perché dovrai ridipingere la tua armatura di quel colore. Avrai
probabilmente sentito di questo rituale della Deathwatch.» disse. «Sai cosa c’è
dietro la porta?»
Il
Marine non aveva apprezzato il tono, ma finse il contrario e fece un semplice gesto
di diniego.
«Il tuo
secondo battesimo del fuoco. Periodicamente dovrai superare prove come questa,
combattendo contro esemplari alieni di mondi perduti. Servirà a prepararti ad
affrontare qualsiasi xeno abbia la sfortuna di incontrare la tua squadra e il
volere dell’Imperatore. Dietro la porta, Marine, farai amicizia con l’esemplare centotrentuno. Non potrai uscire finché
non l’avrai ucciso o finché non sarai messo così male da non ricordarti il tuo
nome. Nell’ultimo caso, sarai curato e dovrai combatterlo di nuovo. Ti piacerà
sapere che nessuno è riuscito a sconfiggerlo al primo tentativo. Buona fortuna,
e che l’Imperatore ti aiuti.» prima di terminare, diede un pugno alla porta,
che cominciò ad aprirsi.
Astvan
osservò l’uomo, gli fece un ghigno dietro la maschera dell’elmo e disse: «Non
ho bisogno di fortuna: uscirò dalla stanza prima che tu abbia finito di fumare
il tuo bastoncino-lho.»
«Scommettiamo?»
disse l’altro e, per tutta risposta, tirò fuori la sigaretta del quarantunesimo
millennio: un cilindro di carta contenente una sostanza derivata da piante
aromatiche.
Nell’istante
in cui la porta chiuse dentro Astvan, un vox da parete attirò l’attenzione dell’uomo.
«Calavera, non farlo entrare: test rinviato. Il Marine ci serve subito!»
L’uomo riconobbe
la voce del capitano Raven e, con timore, gli rispose: «Mi dispiace,
signore, è troppo tardi.»
Iscriviti a:
Post (Atom)