giovedì 21 luglio 2016
Agenzia Alfa n. 37 - recensione
Il mio amico Valerio mi ha prestato due libri, ultimamente; li ho letti con tanto gusto da decidere di recensirli entrambi.
Il primo è questo di cui la copertina sopra, ovvero Agenzia Alfa n. 37.
Alfa è il nome dell'agenzia di investigazione e sicurezza privata in cui lavora Nathan Never, primo personaggio fantascientifico della casa editrice Bonelli. Da ragazzo avevo un Nathan Never, quello lì in cui un tipo giapponese faceva indossare a Nathan una maschera che, a sua detta, aveva i poteri di distinguere i demoni dagli esseri umani normali. Non ricordo il nome dell'albo.
Sono ritornato a leggere Nathan Never dopo un sacco di anni, proprio con questo Agenzia Alfa n. 37. Non sono stato mai un amante dei fumetti - a parte quel numero di Nathan, uno dell'Uomo Ragno compratomi da mio padre e uno di Dylan Dog - Freak - regalatomi sempre da mio padre, leggevo solo Topolino - e mi sono accostato alle pagine di questo in maniera scazzatissima.
E invece!
Già dalla prima storia - Noi, robot - ho detto: figata! Non ricordavo che i temi trattati da questo tipo di fumetti fossero così attuali, complessi e ottimi per le trame di romanzi o film. Non hanno niente da invidiare - a mio parere - alla fantascienza della Silver Age, addirittura.
Di queste sei storie, le mie preferite sono senz'altro Fuga su Marte (chi ha detto Figa, ragazzi! su!) - in cui la protagonista è una gran sgagna, comunque - e Il cuore della cometa.
Non mi è piaciuto Tokoloshe, perché la storia mi sembrava un po' buttata lì. Mi è piaciuto Doppio inganno per i personaggi, specialmente per Hart Attack che è uguale a Mickey Rourke e per i disegni - fantastici e dettagliatissimi! - anche la storia non è male, pur se non arriva ai livelli di Fuga su Marte e del Cuore della cometa.
La cosa che mi è piaciuta, anche, di questo Agenzia Alfa n. 37 è che, a differenza dei Nathan Never, il protagonista non sia lui, Nathan Never (ma va!), ma ci siano sia lui, sia gli altri agenti Alfa. Nathan, per me, è un pochino troppo malinconico come eroe.
Comunque, un gran fumetto! Ve lo consiglio io che di fumetti ne leggo pochi - quasi niente - perché, come dicevo, non è che mi piacciano molto.
Stupendo araga!
Saludos!
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Valerio Villa
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Da decenni ormai Nathan never è il principale portabandiera della fantascienza italiana, non solo nel campo del fumetto. I numeri più belli sono i primi 150 circa, più ciberpunk e "poetici " in un certo modo, dopo prende derive più spaziali e action e secondo me va anche a disperdersi in un numero eccessivo di collane spin off come agenzia alfa, ma rimane sempre valido (non tutti i numeri, ovviamente) . Tempo fa feci anche un post sul blog sulle migliori storie di Nathan Never.
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