martedì 30 ottobre 2012

Le cinque stirpi - Markus Heitz - Recensione

Mah ...

è da tanto che non compro - ovvero spendo i miei soldi (pochi) guadagnati e li metto con mano tremante in mano a qualcuno in cambio di un prodotto - un libro fantasy - e scaricatelo in e-book, no? No! e allora spendi i soldi e sta' zitto - e quando mi capita di farlo, sto bene attento e leggo millemila recensioni per evitare di mettermi in casa un altro oggetto per tenere le porte aperte. Questo iter mi è andato bene con i lavori di Sapkowski - che conoscevo da tempo e avevo letto in polacco e in inglese - e mi sarebbe andato bene anche con il lavoro di Heitz se l'avessi seguito alla lettera, invece mi sono buttato e ho detto "ma sì". Ecco, il fantasy è l'unico genere - credo - in cui non dovete mai dire "ma sì", altrimenti vi rimando al fenomeno della moltiplicazione degli oggetti per tenere le porte aperte.

L'albero degli impiccati


Il capitano York dice che l’albero degli impiccati è lì da quando era ragazzo. Dice che lo piantò un messicano nel 1830, ma non ci crebbe nulla. L’unica cosa che pendeva dai rami erano le corde usate per le impiccagioni. I californios ci avevano appeso i propri criminali, poi gli americani ci avevano giustiziato i prigionieri di guerra; qualche cercatore d’oro aveva usato l’albero per uccidere un rivale e infine, i signori della terra, i rancheros, lo adornavano con i colli di chi non andava loro a genio.

giovedì 25 ottobre 2012

Recensione - La Ballata di Bobbie Howard di Davide Mana


Recensisco questo racconto del blogger Davide Mana; a mio parere è il migliore da lui scritto. Premetto d'averne letti pochi di racconti di Davide, dunque il mio giudizio potrebbe non essere assoluto.
La protagonista è Roberta Howard una ragazza di Cross Plains, Texas con la passione per la scrittura ...

giovedì 18 ottobre 2012

venerdì 12 ottobre 2012

Uff! Perché l'hai cancellato?


"Cancellare le tracce.
Dimenticare le persone.
Azzerare
Annullare.
Andare avanti e non guardarsi indietro."
l'immagine e il testo che vedete sopra li ho trovati qui.

Ho cancellato due post che contenevano altrettanti racconti, perché l'ho fatto?

domenica 7 ottobre 2012

Fredric Brown

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Mio padre da un po’ di tempo ha preso l’abitudine di leggere una parola a settimana dal vocabolario, partendo dalla lettera A e scegliendo parole difficili. Così ultimamente mi ha tirato fuori “solipsismo” spiattellandomelo dal nulla mentre eravamo in macchina per andare non so dove. Bene, ho dimenticato questa parola fino ad oggi quando è apparsa in un racconto di Fredric Brown dal titolo italiano “Ontologia” e dal titolo originale “It Didn’t Happen”. Una persona affetta da solipsismo crede che lei sola sia reale e che tutte le altre persone che la circondano siano prodotto della sua immaginazione. Ed è proprio questo che accade al protagonista di “Ontologia”, ovvero investe una bambina in bicicletta con la propria Jaguar una sera in cui non era poi tanto ubriaco e ne cerva ovunque il corpo che non trova. Allora fa delle ricerche e si convince d’essere l’unica persona reale sulla Terra.