giovedì 28 agosto 2014

Recensione - Maciste contro Freud di Alex Girola

figata totale di copertina, con Steve Reeves e Freud sullo sfondo!

Silvio Orlando, nel Caimano di Nanni Moretti, disse qualcosa a proposito di un fantomatico film peplum intitolato Maciste contro Freud. Ed ecco il grande Alex Girola che ti tira fuori questa dime novel mischiando pulp e peplum. Qualcuno, nelle recensioni di Amazon, ha anche coniato il termine "pulpeplum". Sto termine è talmente una figata che bisognerebbe registrarlo col copyright e usarlo a manetta :)

Silvio Orlando nel Caimano :)

Delfi, terzo secolo dopo Cristo. Quindi, elucubro io per i cavoli miei, la Grecia è in piena dominazione romana e l'Impero è bello, sano e forte.
Il guerriero Maciste si trova dalla Pizia, a cui ha portato in dono la testa di un grifone, e attende un oracolo.

L'oracolo dice a Maciste che verrà trasportato ancora attraverso il tempo per compiere un'altra missione.
Questa volta, si troverà nell'Impero Austro-ungarico, diciannovesimo secolo, nei pressi di Vandorf (spero d'essermi ricordato bene il nome del villaggio :)

Vandorf è piagato dalle visite di un mostro di cui non si conosce l'origine. E qui entra in gioco Sigmund Freud!

Beh! Usare un personaggio da polpettone storico-fantasy (si chiamavano sword and sandal), come Maciste, così bene e farlo sembrare vero in un racconto bello, liscio e godibile potrà sembrare facile, ma non lo è.
Non ci sono cazzi, Alex Girola è uno scrittore professionista fatto e finito. Non è per leccare, ma sapete bene (lo dico spesso) chi sono i miei eroi sulla rete: Daniele Imperi (il re!), Moreno Pavanello (grandissimo!) e Alex Girola (spettacolo!).

Alex ha il pregio (da quel che vedo) di farsi un culo quadro per sfornare storie confezionate molto bene, coinvolgerci nelle sue iniziative, e mandare avanti il cuore pulsante di questa comunità di scrittori che amo tanto.

Schifa le case editrici (pure la mia :) e ciò gli fa onore. Non la penso come lui (non avrei una casa editrice altrimenti!).

Le sue storie hanno sempre copertine molto ben fatte. Noto ogni tanto (come in Maciste contro Freud) qualche refuso, ma roba da poco.

Adesso copierò Daniele Imperi finendo l'articolo/recensione con una domanda :)

Che ne pensate di Alex?
Lo conoscete?
Vi piace?


Saludos!