domenica 28 luglio 2013

Zombie per le vacanze

come cover ho scelto questo bellissimo disegno del gioco Road of the Dead di Evil-Dog. Potete trovare disegno e gioco qui!


Me ne aveva parlato il mio socio Valerio e ancor prima avevo letto almeno il titolo e mi aveva incuriosito. Si tratta del libro "Married with zombie" (se non sbaglio il titolo originale è questo) da noi tradotto come "Finché Zombie non ci separi".
Me lo sono comprato come libro per le vacanze, scegliendo più o meno accuratamente fra pochi, ma bei titoli di zombie.

mercoledì 24 luglio 2013

La mela è la Terra - racconto




Di pomeriggio, quando tutti dormivano, il bambino s’annoiava e voleva giocare. Spesso, allora, dopo che la mamma l’aveva messo a letto, lui saltava in piedi e camminava per la casa silenziosa.
Era una grande e bella casa, con le persiane di legno chiaro bloccate da piccoli oggetti che il nonno chiamava “Anitaegaribaldi”. Si trattava di teste in ferro montate su una sorta di perno. Si bloccavano e sbloccavano, trattenendo le ante delle persiane.
Durante il pomeriggio, al bambino non era permesso di uscire. Il papà aveva detto che bisognava stare dentro. Lui allora si metteva dietro le persiane chiuse e guardava le lame di sfolgorante luce entrare dalle scalette.
Dentro quei fasci c’erano una miriade di cose piccolissime che il bambino chiamava “pelucchi”; sembravano nuotare nell’aria, lentamente, per poi svanire una volta usciti dai confini del fascio.
Quel giorno, si mise a disegnare.

martedì 9 luglio 2013

Cold John Does - Tante storie di fantascienza


Da qualche parte tra il Laos e la zona demilitarizzata, 1969.

Carl odiava usare i CJD.
Si grattò la barba e accese una sigaretta, fece un tiro e allungò il braccio. Una sanguisuga bella grossa, che gli pompava sulle vene. Carl avvicinò la sigaretta su quel corpo rigonfio. plop! la bestia esplose e scivolò via.
«Beh, skipper, se non altro gli facciamo il culo…» il sergente Goodman stava cuocendo la colazione nella sua lattina riscaldata al C4. Le fiamme si propagavano, azzurre, dalla buca sotto il telo mimetico.
Carl annuì e porse il telefono all’RTO, il radio operatore. Il ragazzo, piccolo e spaventato, deglutì:
«Tenente… usiamo I Cold John Does?» domandò.
«Hai sentito Mike Six. Ora trovami il trainer.» Carl, il volto lucido di sudore, accostò la sigaretta alle labbra.
L’RTO annuì e uscì dalla buca.
Poco dopo, si udirono dei passi provenire dall’esterno. Gli stivali dei Marines sciaguattavano nella patina liquida e marrone sull’altura, bruciata dai defolianti.
Carl fece l’ultimo tiro e buttò la cicca. Prima di uscire dalla buca, annusò il vago aroma di carne e spaghetti.
«Lasciamene un po’ sergente.» disse, guardando Goodman.