venerdì 21 dicembre 2012

La veridica historia di Marcozzo da Cremella

tercio spagnolo
Ho pensato di scrivere quest'articolo per pubblicare il primo capitolo dell'opera da me presentata al concorso Io Scrittore 2012 del Gruppo Editoriale Mauri e Spagnol.

Non ho vinto; sono stato eliminato al terzo turno.

Ma voglio copiarvi e incollarvi i giudizi - tutti anonimi - che i lettori mi hanno dato.

La storia si svolge in Brianza, nel 1525, poco prima della Battaglia di Pavia.

Il protagonista è un certo Alberico di Lissione, che si finge capitano di ventura e si trova a comandare una compagnia di Lanzichenecchi!

E' un'opera vecchia, del 2007, che ho restaurato proprio per presentarla al concorso.

A voi!

mercoledì 19 dicembre 2012

Volevate la piovra gigante? HydroPunk!

E sulle note di Polly dei Nirvana direttamente dalla fantastica webradio del Vale, The Bookshelf, vi scrivo per dirvi: YEEEEEEEH!

Non ho vinto il concorso HydroPunk - The Drowned Century!

YEEEEEEEH!

Ma sono contento - per questo faccio quel verso lì - perché il mio racconto "La Caccia dell'Albatross" sarà nell'antologia di Mr. Giobblin!

Che dire?

martedì 18 dicembre 2012

Il luponario - un racconto

oculus luponarii

«Pa’.»
«Cu è? Chi c’è la fuori?»
«Aspetta … aspetta … sono … io.»
«Oddio santo!»
«La voce, la riconosci? Io sono.»
«Salvuccio … Salvuccio … »
l’uomo non pianse vedendo il lupo.

venerdì 14 dicembre 2012

Liver - a short zombie-story in English

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that's kompot

“Tabletki po-kolaci.” the Polish nurse handed to Marcello a small plastic glass.
It was 2003, October.
Marcello had a car crash in the desert countrydise near Saczow, Silesia, Poland. He had a femoral fracture and some minor damage to internal organs.
They had already operated him once, in that small post-soviet clinic of Bedzin, Silesia, Poland.
Why he was there was a long story.

domenica 9 dicembre 2012

Ma i non-morti la pagano l'IMU?

imu ooorti ca tieni
Come si scrive?
Non morto, non-morto o nonomorto?
Io mi sono rotto e ho deciso di scriverlo con l'asterisco, così non*morto!
Ma che m*****a è un non*morto? E perché va tanto di moda oggigiorno?

sabato 8 dicembre 2012

Asterix e Obelix, La Ponga e Anonima Scrittori!


Tramite il grande Stefano Tevini, Anonima Scrittori ci ha intervistato su temi cari a noi piccoli editori.

Qui, nell'intervista, c'è un po' tutta la nostra storia, ciò che pensiamo sul mondo dell'editoria, ciò che vorremmo fare, le nostre idee al momento.

Ma perché non aggiungere qualcosa in più su questo articolo?

mercoledì 28 novembre 2012

Non è un post letterario, solo vecchi ricordi.

Monza
Il blog è mio e ci potrò scrivere su quel cavolo che voglio?
Dopo giorni di fiera a Pisa, circondato da editori e libri e libri e editori, dopo aver sentito discorsi su libri e editori e editori e libri ho il cervello un po' inquinato e mi voglio disintossicare coi vecchi ricordi.

domenica 25 novembre 2012

E il caricabatterie? Se l’è ciulato la sciura?

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Al Pisa Book Festival 2012


eccoci davanti al nostro stand 191
Mentre vi scrivo il Pisa Book Festival è ancora in corso.
Vi racconto questa mia – mia e dei miei colleghi – piccola avventura.

mercoledì 21 novembre 2012

L'isola delle ombre bianche - Daniele Imperi - Recensione






Avevo promesso a Daniele Imperi di recensire questo suo racconto – Daniele è il creatore e curatore del sito pennablu.it – già dal 16 settembre.
Tra l'altro, andate a fare un giro sul suo blog perché è molto interessante!
Cominciamo!

martedì 13 novembre 2012

Il codice Rebecca - Ken Follett - Recensione




Ieri notte ho sognato di tornare a Manderley”.
È il tormentone che troviamo spesso, come una canzone estiva o un cinepanettone, nel romanzo “Il codice Rebecca” di Ken Follett.
Nord Africa, 1942. Un uomo sta attraversando il deserto, quando il suo cammello muore. Lui continua a piedi, infaticabile, sotto il sole cocente. È avvezzo a quel genere di cose, benché non sia un beduino, ma un europeo, un tedesco: Alex Wolff.

giovedì 8 novembre 2012

Sovietopia in libreria!

ihihi foto del Vale appena ha aperto la scatola!




Ue' ragazzi! E' arrivato il mio romanzo, Sovietopia, in versione cartacea!
Potevate già trovarlo in versione e-book sul sito de La Ponga Edizioni
Ma da oggi è anche in libreria!

ponghina come sei bella

E poi ragazzi, la ponghina sarà anche al Pisa Book Festival il 23, 24 e 25 Novembre!





Saludos!

lunedì 5 novembre 2012

Il volo del calabrone - Ken Follett - Recensione




Dite quel che volete, ma quando si compra un libro di KenFollett si sa che i propri soldi sono spesi bene. Ken Follett, prima di scrivere una sola riga, fa un tale lavoro di ricerca monumentale da poterci scrivere ventuno enciclopedie; anzi, a volte – secondo me – potrebbe pure andare all’università come docente a insegnare ciò che ha imparato con l’ultima ricerca per il suo nuovo romanzo, non so se mi spiego.
Sarà pieno di soldi, okay, avrà l’agente che gli prenota il viaggio in Danimarca per vedere come vivono i danesi o che lo fa volare su un aereo solo perché deve descrivere un’unica scena di volo, sì, certo, ma Ken Follett si sbatte, insomma, se deve volare su una bagnarola per scrivere una scena, lo fa, punto.

martedì 30 ottobre 2012

Le cinque stirpi - Markus Heitz - Recensione

Mah ...

è da tanto che non compro - ovvero spendo i miei soldi (pochi) guadagnati e li metto con mano tremante in mano a qualcuno in cambio di un prodotto - un libro fantasy - e scaricatelo in e-book, no? No! e allora spendi i soldi e sta' zitto - e quando mi capita di farlo, sto bene attento e leggo millemila recensioni per evitare di mettermi in casa un altro oggetto per tenere le porte aperte. Questo iter mi è andato bene con i lavori di Sapkowski - che conoscevo da tempo e avevo letto in polacco e in inglese - e mi sarebbe andato bene anche con il lavoro di Heitz se l'avessi seguito alla lettera, invece mi sono buttato e ho detto "ma sì". Ecco, il fantasy è l'unico genere - credo - in cui non dovete mai dire "ma sì", altrimenti vi rimando al fenomeno della moltiplicazione degli oggetti per tenere le porte aperte.

L'albero degli impiccati


Il capitano York dice che l’albero degli impiccati è lì da quando era ragazzo. Dice che lo piantò un messicano nel 1830, ma non ci crebbe nulla. L’unica cosa che pendeva dai rami erano le corde usate per le impiccagioni. I californios ci avevano appeso i propri criminali, poi gli americani ci avevano giustiziato i prigionieri di guerra; qualche cercatore d’oro aveva usato l’albero per uccidere un rivale e infine, i signori della terra, i rancheros, lo adornavano con i colli di chi non andava loro a genio.

giovedì 25 ottobre 2012

Recensione - La Ballata di Bobbie Howard di Davide Mana


Recensisco questo racconto del blogger Davide Mana; a mio parere è il migliore da lui scritto. Premetto d'averne letti pochi di racconti di Davide, dunque il mio giudizio potrebbe non essere assoluto.
La protagonista è Roberta Howard una ragazza di Cross Plains, Texas con la passione per la scrittura ...

giovedì 18 ottobre 2012

venerdì 12 ottobre 2012

Uff! Perché l'hai cancellato?


"Cancellare le tracce.
Dimenticare le persone.
Azzerare
Annullare.
Andare avanti e non guardarsi indietro."
l'immagine e il testo che vedete sopra li ho trovati qui.

Ho cancellato due post che contenevano altrettanti racconti, perché l'ho fatto?

domenica 7 ottobre 2012

Fredric Brown

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Mio padre da un po’ di tempo ha preso l’abitudine di leggere una parola a settimana dal vocabolario, partendo dalla lettera A e scegliendo parole difficili. Così ultimamente mi ha tirato fuori “solipsismo” spiattellandomelo dal nulla mentre eravamo in macchina per andare non so dove. Bene, ho dimenticato questa parola fino ad oggi quando è apparsa in un racconto di Fredric Brown dal titolo italiano “Ontologia” e dal titolo originale “It Didn’t Happen”. Una persona affetta da solipsismo crede che lei sola sia reale e che tutte le altre persone che la circondano siano prodotto della sua immaginazione. Ed è proprio questo che accade al protagonista di “Ontologia”, ovvero investe una bambina in bicicletta con la propria Jaguar una sera in cui non era poi tanto ubriaco e ne cerva ovunque il corpo che non trova. Allora fa delle ricerche e si convince d’essere l’unica persona reale sulla Terra.

venerdì 21 settembre 2012

Vedi N. e poi muori




Le Vele, Scampia, Napoli.

Carmine immerse il braccio nel catino d’acqua. Gliel’aveva preparato zia Maria, la maga. La zia lo guardava dietro gli occhiali scuri; aveva una coda di cavallo nera come il buio e un crocifisso d’oro al collo.
L’acqua era torbida. Carmine non sapeva cosa ci avesse messo la zia. Non lo doveva sapere o c’era il rischio che la magia non funzionasse.
Maria gli mise una mano sulla fronte e ce la tenne. La mano era ruvida, piena di calli.
Dal ballatoio si srotolarono le spire d’una canzone neomelodica.
Ci fu una raffica di fucile automatico.
«I uaglioni giocano!» commentò Maria. Aveva una voce profonda come il suono del vento.
Carmine scosse la testa. I uaglioni giocano, pensò. Come facevo io.
Era stato quanto tempo fa? Il giorno appresso.
Sembra una vita, pensò.

sabato 15 settembre 2012

Creiamo un racconto da ... una miniatura!



Ciao ragazzi!

Una cosa che faccio spesso, e che al mio socio Vale piace, è la caponata ... no, scherzo, è il creare una storia, un racconto, partendo da una miniatura. Ergo, io becco un'immagine a caso su internet di una miniatura e comincio a fantasticarci sopra.
Potete farlo anche voi! Anzi, magari lo facciamo assieme.

Ma ... e la "sinossi" come si scrive?



Ragazzi guardate quant'è bella questa Olivetti Lettera 32! Io ce l'avevo! O forse ce l'ho ancora a casa dei miei, da qualche parte. Ho scritto le mie prime min****te su questa!

E ora passiamo a cose più serie.
Volete mandare un vostro romanzo alla casa editrice X e la casa editrice X vi chiede di scrivere una sinossi? E che min***a è una sinossi?

Imparate come scriverla leggendo l'articolo sul blog Lettere Matte!

Come promuovere un libro nel proprio sito


Daniele

Questo articolo non l'ho scritto io, ma Daniele Imperi che vedete qui sopra nella foto. Daniele ha un bellissimo blog, Penna blu, con molti interessanti articoli che riguardano la scrittura.
Nel suo "Come promuovere un libro nel sito" ci regala sei preziosi punti per aumentare la visibilità della nostra opera sul blog o sulla propria pagina personale.
Io sto cercando di seguirli tutti e sei, anche se non è proprio facile, facile.
Leggete l'articolo qui!

venerdì 14 settembre 2012

Sovietopia - il mio primo romanzo!




Sovietopia lo trovate in vendita qui
e qui

ah, c'è anche qui


e ci ribecchiamo anche il booktrailer?

Siberia, Ottobre 1991. L'URSS è finita ed il commissario politico Anton Ivanich Talimov stacca il ritratto di Lenin dalla parete del suo ufficio. Comincia una nuova era per lui e la sua città, un'era di dollari, un'era di capitalismo. Ce la farà Talimov a plasmare quel remoto angolo di Siberia, oppure inghiottito dagli eventi, dalla mafia, dalla burocrazia, lascerà Staliza, la città, come un altro blocco di mattoni lungo il placido Amur?


lunedì 10 settembre 2012

Recensione - Sibir - The Ink Prophet - Alex Girola

Recensisco l’ultimo lavoro di Alex Girola sulla supereroina Sibir dell’Unità S dell’FSB – erede federale del KGB sovietico.

Mi piacerebbe sapere di più sui rapporti tra l’FSB e i servizi di spionaggio della RSUB, per esempio, o tra la stessa RSUB – Repubblica Socialista di Ucraina e Bielorussia – e la Federazione Russa.
Ce n’è solo uno scorcio in Sibir – Shadow of a Woman quando Gennadi Kisurin e Sibir fuggono in Ucraina – se non sbaglio – e vengono consegnati dagli ucraini (sovietici) ai russi senza problemi. Dunque gli ucraini e i bielorussi vedono i russi come i loro fratelli maggiori? Alex dicci di più!

domenica 9 settembre 2012

"Dov'è Joker?" Recensione del Moro!

Ripropongo qui la copertina del "mitico" numero 27 di Detective Comics - per intenderci è più "antico" del numero 1 di Batman - per dirvi che il Moro ha recensito, in maniera tecnica e dettagliata, dov'è Joker!
Dov'è la recensione?
Qui!

lunedì 27 agosto 2012

Recensione - Speranza perduta di Moreno Pavanello

Questo è il nuovo spin-off del Moro (è il Moro che vi parla! Sua mitica frase) in merito a 2 Minuti a Mezzanotte, round-robin ideata da Alex Girola.

Cominciamo con la veste prettamente grafica: mi piace la copertina del barcone pieno di profughi; mi piace il font utilizzato sia sulla cover che all'inizio dei capitoli.

E poi il resto.

Come ho scritto Dov'è Joker?




Sono partito rileggendomi l’ambientazione di 2 Minuti aMezzanotte.
Lì si parla, oltre che di “super”, di imitatori. Sono esseri umani comuni che cercano – con mezzi meccanici o chimici eccetera – di imitare eroi come American Dream o Lady Liberty.

Dov'è Joker? - Nota dell'autore




Dov’è Joker? è un’opera di invenzione. I nomi, i personaggi, i luoghi e gli avvenimenti descritti in questo romanzo sono il prodotto dell’immaginazione dell’autore o sono stati usati in modo fittizio. Ogni somiglianza a persone vere, vive o morte, a società, compagnie, eventi o località è frutto di una mera coincidenza.

Dov’è Joker? è una miniserie che parla di supereroi, qui chiamati “super” ed è basato sull’ambientazione 2 Minuti a Mezzanotte di Alessandro Girola. Se volete saperne di più, consultate il link 2minutiamezzanotte.blogspot.it appartenente ad Alessandro Girola.

Batman è un personaggio d’invenzione creato dal fumettista Bob Kane. Batman è di proprietà della DC Comics Inc.
Tengo a precisarlo perché non vorrei che un corriere FedEx mi recapitasse una denuncia per plagio, come succede a Kevin Kane, il protagonista di questa storia.

Il Batman che appare nei miei capitoli può essere diverso da quello concepito e presentato dal suo creatore. Questa che vedrete e avete visto fra le mie pagine è la mia personale visione del Giustiziere Mascherato.
Per saperne di più sul personaggio di Batman e sul suo autore, visitate: http://en.wikipedia.org/wiki/Batman

Nell’universo di 2 Minuti a Mezzanotte, i supereroi di carta – Superman, Batman, L’Uomo Ragno, eccetera – sono caduti nel dimenticatoio dopo la comparsa dei sovrumani. I sovrumani sono uomini e donne contaminati dalla Teleforce, una misteriosa energia derivata dagli studi dello scienziato Nikola Tesla.
Avendo dei supereroi in carne ed ossa in giro per il mondo, alla DC Comics Inc. e alla Marvel Comics Group dell’universo di 2 Minuti a Mezzanotte, non è rimasto che chiudere i battenti.

5 - Dov'è Joker? - epilogo

 

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5
Poi li riaprì.
Schiff si stringeva alla balaustra ed era disarmato. Il fucile a canne mozze giaceva sotto, vicino agli scaffali metallici.
Il vecchio, sporgendosi per sparare, era inciampato inavvertitamente su Alfred e aveva sbagliato mira. Poi s’era preso un pugno dal maggiordomo. Adesso stava aggrappato al corrimano cercando di respirare.
Batman trattenne il fiato. Vide Paul con la pistola prendere la mira su di lui.
L’uomo sparò.

4 - Dov'è Joker?



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4
La mano di Batman sfiorò il microfono incorporato nella maschera.
«Dettami il numero, Alfred.» disse l’Uomo Pipistrello al suo domestico.
Alfred gli dettò il numero dello studio Schiff & Associati. Batman lo ripeté ad alta voce, sicuro che il sistema di comunicazione lo registrasse e lo componesse, poi aspettò.
Dopo tre squilli, rispose una pizzeria di North Hollywood.
Batman interruppe la chiamata e si girò verso Alfred.
«Da dove cazzo hai preso quel numero?»

venerdì 24 agosto 2012

3 - Dov'è Joker?



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3
Ci vorrebbe il Joker, pensò Batman rinchiuso in una prigione della contea.
«Possibile che nessuno dei supercriminali si sia ispirato a lui?» chiese, ad alta voce. Era seduto sulla branda, ingobbito come un gigantesco pipistrello.
Alfred dormiva della grossa, sull’altra brandina.
«Il Joker appare sul numero uno di Batman del … del ’40. Il suo aspetto è colpa d’una vasca di acqua di scarico inquinata di sostanze chimiche di scarto dov’è caduto a causa mia.» disse.
Alfred si girò di lato e lasciò andare una leggera flatulenza.

2 - Dov'è Joker?




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2
Alfred fece grattare il fondo della Batmobile sull’ultimo tratto della rampa d’uscita, poi s’immise in Rosecrans Street.
Su Pacific Highway Alfred spinse il bottone del turbo. Gli scappamenti della Batmobile eruttarono fiamme, spingendola di colpo a ottantotto miglia orarie.
«Fra poco torniamo indietro nel tempo amico mio!» disse Alfred, sghignazzando.
Il missile nero lucido fu notato all’altezza di Harbor Drive da una pattuglia.
Batman – sul sedile del passeggero – si girò in tempo per vedere una Crown Victoria con le insegne della contea inseguirli a sirene spiegate.

1 - Dov'è Joker?



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1
«Mazel tov!» Batman rigirò il whisky tra le dita prima di buttarlo giù in un sorso.
Poi scagliò il bicchiere contro il parabrezza della Batmobile.
«Sono il vigilante di Gotham,» disse, girandosi verso il muro della sua caverna, «ma vivo a San Diego e non c’è nessun cazzo di Joker.»
La stanza girava. Si concentrò, aspettando che le vertigini sparissero, poi fece un gesto coraggioso: abbandonò il bancone del bar.

giovedì 23 agosto 2012

Recensione - Prometeo e la Guerra 1937 di Alex Girola



Come editore e direttore editoriale dovrei passare il tempo a leggere gli scritti che aspiranti scrittori – che gioco di parole! – ci sottopongono – ci perché siamo in due, io e il mio socio Valerio Villa.
Come scrittore sono spinto a scrivere.
Come spettatore sono impegnato a guardare Super PowerBeat Down.
Come navigatore d’internet sono impegnato a leggere il Dottor Manhattan.
Come lettore sono spinto a leggere, leggere e leggere.
Ho iniziato a 14 anni col mio primo libro, “Il Gioiellodella Morte” di MichaelMoorcock – quant’era bello! – e continuo ancora oggi leggendo di tutto, persino gli Harmony. Ci tengo a precisare che sto leggendo gli Harmony per avere una conoscenza a tappeto su ogni tipo di letteratura, anche questa, e che non li ho pagati ma li ho trovati in un cestino della carta straccia in ufficio.

Tutto ciò per dire …

lunedì 20 agosto 2012

Gli spettatori




Il rombo dell’F-35 precipitò come un tuono senza fine sulle teste dei bagnanti ancor prima che l’aereo comparisse alla vista. Il pilota diede uno sguardo al litorale: c’erano cale e calette gremite di gente e ombrelloni colorati. Prima di virare verso Nord e sganciare una bomba atomica su Bari, l’uomo pensò alla prossima licenza.

giovedì 28 giugno 2012

Tutti quei maledetti vampiri (pisichici)



Figlioli, beccatevi il link all'articolo sui vampiri psichici apparso sul blog di Alex Girola!

vampiri psichici


L'immagine che ho posto sopra è altamente esplicativa. Il vampiro psichico esiste: è quella persona che vi frega coi sensi di colpa o altro e vi succhia energia, riducendovi ad una larva. Non c'è più gioia, nè voglia di fare, nè niente dopo l'attacco, la suzione continua di un vampiro psichico.
E quando arriva il week end e tutti sono felici, voi direte: "Dio santo, il week end no!".

Sono caotico nelle mie spiegazioni, okay, perciò leggete l'articolo di Alex!

domenica 20 maggio 2012

Due coni gelato



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A Mosca sulla Piazza Rossa c’era un chiosco dei gelati e una giovane mi chiese di comprargliene uno.
Andai dal gelataio e dissi: «Dvie moroshnaja.» e cioè “due gelati”. Lui era grasso e aveva un piccolo cappello bianco in testa. Mi diede ’sti due coni alla panna, minuscoli e chimici che io presi con aria trionfale, perché avevo ordinato da solo la mia prima cosa in Russia. Portai i coni alla ragazza con un sorriso e la guardai. Lei prese il suo e cominciò a mangiarlo.

mercoledì 16 maggio 2012

L'uomo che guarda dopo la pioggia


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La prima volta m’è successo camminando in un parco dopo la pioggia. D’autunno, vedere le foglie rosse schiacciate da pozze d’acqua è come ammirare un quadro. Ricordo d’aver avuto un lavoro a quel tempo e di aver perso Giulia. Non che fossimo fatti l’uno per l’altra, non che mi dispiacesse che ci fossimo lasciati. Non capivo come mai succedeva sempre. Se ne andavano tutte, senza spiegarmi nulla. Andatevene pure se vi piace, ma almeno ditemi, fatemi sapere. C’è qualcosa che non va in me? O in voi? Possibile che ci sia qualcosa che non vada in tutte voi?
Dunque qual è la risposta?
Pensavo alla barzelletta del tizio che va in contromano in autostrada e alla radio sente che c’è un pazzo che va in contromano in autostrada. “Uno? Ce ne sono migliaia!” dice.
E guardai una di queste pozze. Stava tra le radici d’un albero, ai margini del viale che percorrevo. Era il 1973.

martedì 15 maggio 2012

Caro disilluso


«È un peccato trovarvi bella?»
«Non sopporterò le vostre parole!»
«Non le sopporto neanche io.» l’uomo finì di bere, si alzò, prese il fez e non aggiunse altro. Rimase con in mano il cappello, finché, vinto, sbuffò adagio, si girò e uscì dalla sala da tè.
«Stupido.» disse. Ripensò alle lettere di Anna, che gli rivelava d’avere un altro. Ripensò a Francesca che gli aveva detto “sei inaffidabile”; a Giulia, che gli aveva detto di volere un vero uomo.
«Signore.»
La donna lo stava chiamando. Egli si fermò, fece un sospiro, si girò. Lei era lì con uno sguardo di fuoco e le linee del viso tirate.
Lui si passò una mano sulla faccia: «Dite.» la esortò.
Lei aprì la bocca, la richiuse, la riaprì, prese fiato e disse: «Andrete in battaglia?»
E che significava?
Un po’ stupito, rispose di sì. Ci sarebbe andato presto.

giovedì 22 marzo 2012

Tomos


Mio padre aveva un Tomos blu. Un motorino iugoslavo, bello. Ci portava me e mia sorella a fare i giri nel parco pieno d’alberi e d’erba in via Sangalli, accanto alla scuola elementare Citterio, che poi era la mia scuola. Il motorino aveva un rombo suo, una specie di forte lamento continuo di nota sinusoidale che mi faceva felice e io stavo aggrappato alla schiena di papà che era larga, forte e avvolta in una maglietta chiara. Qualche volta mettevo la gamba sul tubo di scappamento e mi bruciavo. Qualche volta sentivo il cuore in gola per un sobbalzo su una pietra. Qualche volta passavamo sotto i rami d’un albero basso e mi sentivo le foglie in bocca.