domenica 9 dicembre 2012

Ma i non-morti la pagano l'IMU?

imu ooorti ca tieni
Come si scrive?
Non morto, non-morto o nonomorto?
Io mi sono rotto e ho deciso di scriverlo con l'asterisco, così non*morto!
Ma che m*****a è un non*morto? E perché va tanto di moda oggigiorno?


La prima volta che sentì una parola simile, fu leggendo il Dylan Dog dal titolo "La casa stregata" o "La casa degli spettri", non*saprei.
Beh, lì c'erano appunto i non*spettri, ovvero delle entità che cercavano di entrare proprio nella casa stregata che era stregata sì, ma per loro, ergo, difendeva gli umani al suo interno evitando che entrassero i non*cosi.

Ah cercherò di registrare il copyright di non*morto scritto così!

Non*morto è una parola che - e vi parla un profano del genere - è entrata nel nostro vocabolario per moda, probabilmente. E' la traduzione letterale dell'undead inglese. Non so se la parola undead sia entrata nella lingua inglese in tempi recenti o meno - magari negli anni '50.

giuro: ho cercato "non morto" ho cliccato "immagini" e m'è uscito fuori Grillo.
Credo che il primo film sull'argomento sia stato The Night of The Living Dead, ovvero La Notte dei Morti Viventi - che io non ho visto tra l'altro.
L'ha visto mio padre e ha detto che per l'epoca era molto spaventoso. Beh, lui in realtà non si spaventa mai quando vede un film horror, ma questo qui - era molto giovane allora - lo spaventò, dice.

Dunque si chiamavano "living dead" morti viventi. Meglio di non*morti, eh?
E meglio ancora di zombie, perché lo zombie è una specie di robot di carne senza volontà comandato a bacchetta dallo stregone, bocor, del vudù.
E meglio pure del ghoul, che non c'entra con il cadavere vivente e cannibale di Dungeons & Dragons o dei film americani, ma è un'altra cosa.
Ghoul viene da Al-ghul e ha a che fare con la stella Algol. Il ghoul è un demone del deserto che può apparire nelle tempeste di sabbia sotto forma di una specie di iena divoratrice o qualcosa del genere.

è o non è un pregio di ghoul?
Dunque: morti viventi.

La fanno da padrone sul grande e sul piccolo schermo.
Ci sono i morti viventi lenti, classici, che avanzano con le braccia in avanti emettendo il classico "Aaaaaaaaaah";
ci sono quelli velocissimi che corrono più d'un centometrista mentre agitano le braccia come Ian Thorpe;

uno zombie travestito da lego pizzaiolo
ci sono quelli verdastri, quelli grigiastri, quelli senza gambe che avanzano strisciando sulle mani, quelli grassi, quelli magri, quelli neri e vestiti da benzinai, i morti viventi bambini, quelli vestiti da poliziotti, da avvocati, da pizzaioli e via dicendo.

sulla destra anche se non si vede c'è il traguardo
Ma recitano sempre su uno stesso palcoscenico, poverini, il palcoscenico che costruì loro Richard Matheson nel 1954 scrivendo "Io sono leggenda" e che da allora nessuno s'è mai degnato di cambiare.

ma quante ne so?
Perché la storia è sempre quella: morbo, virus, bacillo, per via aerea e non*, infetta la popolazione mondiale, la fa morire e rinascere dalla morte con una fame di carne e sangue umani.
Puntualmente c'è il piccolo gruppo di persone normali che cerca di sopravvivere fra le spoglie delle nostre città.

Bello, avventuroso all'inizio.
Ma a lungo andare ... beh ... annoia.

E allora gli sceneggiatori, gli scrittori, i fumettisti se le inventano tutte per limare un po' qui, aggiungere un po' lì al palcoscenico di Matheson (perché vi piaccia o no, è sempre quello).

Come il fantasy dopo Tolkien è stato fortemente menomato e privato della sua parte più importante, la fantasia, così Matheson - senza volerlo - ha praticamente ucciso un genere sul nascere.

scudiero - che non si c***va nessuno - del villaggio distrutto dagli orchi trova una spada magica nei bagni del McDonald
Io - e continuo a ripetere: "sono un profano di queste cose" - ogni tanto film sui morti viventi me li guardo. C'era un progetto indipendente fatto da ragazzi americani su youtube; si chiamava "Left 4 Dead - The Movie". Beh, una cosa veramente carina, fatta bene e con passione. Belli gli scenari, bella la fotografia, non male gli attori, non male i morti viventi.
Anche se la salsa era sempre quella.

C'era anche "Zomblies" un film inglese molto carino sempre sullo stesso tema.

E i libri?
Sul genere ne avrò letti tre: uno non me lo ricordo - doveva essere insulso - uno è "Day by Day Armageddon" di J. L. Bourne e l'ultimo è Feed di non ricordo chi.

vi parrà strano, ma questa copertina mi piace un sacco

Ah, questo è Feed di Mira Grant. Bello.
Di Day by Day Armageddon ne ha già parlato Alex Girola qui.
Io l'avevo trovato per caso in rete cercando la frase "Navy pilot officer" e zac, m'ero beccato gli scritti di Bourne.
La storia è quella di Bourne, ufficiale pilota della Marina Militare Americana, che scrive il suo diario mentre adagio adagio, attorno a lui, il mondo come lo conosciamo va in malora e i morti risorgono dalla tomba.
Questo libro è bello perché si tratta di un diario, raccontato come farebbe uno di noi; il protagonista si ingegna giorno per giorno a capire come cavolo fare a sopravvivere a 'ste bestie esattamente come faremmo noi.

Feed invece è di tutt'altro stampo.
Qui siamo dopo la guerra globale ai morti viventi. La società umana è cambiata e i bloggers sono diventati veri eroi - sono anche divisi in categorie molto specifiche - perché sono tra i pochi che hanno il coraggio di andare fuori dalle zone protette, vedere che cavolo combinano i morti viventi e poi scriverlo sul loro blog.
Già un'idea innovativa, carina e, sopratutto - anche se si parla di zombie - verosimile.

Ma ora veniamo al vero nocciolo della questione.

Mi trovavo al Pisa Book Festival, girando per gli stand - ero lì con La Ponga Edizioni - e una ragazza dello stand della Nero Press mi fermò consigliandomi un libro: Exilium.
La copertina era - ed è - bruttina e - a parer mio - non attira proprio. Questa è una delle pecche dell'editoria italiana in cui si da poca cura proprio al biglietto da visita del prodotto: la copertina.

la copertina italiana
La ragazza mi spiegò che Exilium era un'opera di fantasia in cui si ipotizzava che Dante Alighieri, dopo l'esilio da Firenze, avesse vagato qua e là per poi trovarsi nell'Est Europa - in Romania - a fronteggiare un'invasione di strigoi o morti viventi.
Interessante.
Un tentativo di dare nuovo respiro a quel genere, insomma.
Lessi l'introduzione e vidi che proprio Alex Girola aveva consigliato il libro - Exilium è la traduzione di "Valley of the Dead" di Kim Paffenroth, un autore americano, studioso di teologia - ai ragazzi della Nero Press e che loro l'avevano quindi tradotto e pubblicato.

la copertina americana
Come tutto il resto dell'articolo, questa è  - ovviamente - una mia opinione personale, mi stresso a scriverlo ogni due righe perché non voglio che poi qualcuno mi dica: "non è vero, non è così". Magari non è così per lui.
Ci mancherebbe.

Il libro non mi è piaciuto.
A parte che un po' troppa gente comincia a usare Dante come protagonista - non che ci sia niente di male, ma alla lunga stanca - e a parte che questo Dante è decisamente meglio di quello insulso del romanzo terribile di Giulio Leoni: "La crociata delle tenebre". So che Leoni ne ha scritti altri con Dante come protagonista, ma cito questo perché è l'unico che ho letto.

Markus non ti preoccupare che tu scrivi peggio.

veramente?
Dante a cavallo per la Romania s'imbatte in un villaggio dove i morti viventi si stanno mangiando i vivi e dove l'esercito - di un boiaro locale - sta facendo fuori a suon di proiettili incendiari sia le case, che i vivi che i morti.
Bogdana, una donna incinta, gli chiede di salvarla la fa salire a cavallo e scappano dal villaggio.
E questo, mi pare, è il primo capitolo.

Dopo è tutto un susseguirsi di schemi simli, alla EUMATE di D&D (Entra Uccidi Mostro Arraffa Tesoro Esci) ovverosia:

Dante e Bogdana arrivano nel posto X.
Incontrano la persona Y che dice loro la cosa Z
Magari ci discutono pure di teosofia
Magari arrivano pure i morti viventi a fare casino
Dante e Bogdana si disimpegnano dalla situazione e lasciano il posto X

e così via, in uno schema ripetuto ad libitum.

entra uccidi mostro arraffa tesoro esci
Ad un certo punto s'aggiungono due personaggi "fissi", uno al secondo o terzo capitolo - Radovan, un soldato disertore dell'esercito - e un'altro più in là - Adam, un monaco.

Fatto il gruppo - Dante, Bog, Radovan e Adam - si riparte con lo schema. Un capitolo del genere potrei scriverlo anch'io con un "generatore casuale di capitoli di Exilium" mettendoci il posto dove arrivano, la persona che incontrano, se ci sono o meno i morti viventi, come escono fuori dalla situazione eccetera.

Che poi non sono mai realmente in pericolo loro quattro, ma è come se assistessero a tutto da un televisore. Sono spettatori e il lettore è uno spettatore in subappalto.

Vi ricordate la Divina Commedia, no? Dante e Virgilio che in ogni canto incontravano questo o quello che diceva loro questo o quello, poi avevano questa o quella rivelazione e infine se ne andavano per approdare al luogo - allo scenario - successivo.

ve li ricordate? io e Vale li leggevamo alle superiori :P

Ma poi i dialoghi che via via si fanno sempre più inverosimili! All'inizio ci può stare che, nei momenti di respiro, Dante s'interroghi sugli aspetti metafisici della morte vivente o sul ruolo di Dio in tutto questo, eccetera,
ma poi ...

Dante laggiù sci stanno li morti viventi he sci vogliono divorare! Maremma buhaiola Topolino! Un vedi he ora sto dishutendo con gli amisci della natura una e trina di Berlusconi?


ci sono delle parti dove i quattro sono assaliti dai morti, dai vivi, da Pippo, Pluto e Minni e discutono tra loro di Dio, dei santi, degli angeli, di cosa sia giusto, di cosa sia sbagliato, del governo Monti, del ritorno di Berlusconi in politica e quant'altro.

è un uomo solo, ma si chiama governomonti, tutto attaccato
E allora?

E allora, boh, sarò io che ho qualche problema, ma adesso mi riprendo il vecchio e polveroso Cosmolinea di Fredrich Brown per ripulirmi il cervello vah!

E ci aggiungo pure il bellissimo Babel-17 di Delany!

questa è proprio la copertina dell'edizione che ho io; me l'ha portata a casa un paio d'anni fa mio papà!

Ma ... e i morti viventi?

Possibile che nessuno sappia scrivere niente di nuovo su quel fronte?

Magari partendo da domande semplici, su! Per esempio: ammettiamo che ci sia una pandemia di zombificazione e che un sacco di gente si trasformi in zombie. Ammettiamo che il governo, le istituzioni, eccetera, tenga/tengano e che la vita continui in città o aree protette (come in Feed per intenderci) e dunque che voi dobbiate continuare a pagare le tasse.
Il vostro vicino diventa zombie - per diecimila motivi - e allora il governo tenta di prevenire l'epidemia, ma il Comune, l'IMU, non la vorrà lo stesso?

guarda che Monti l'IMU te la chiede lo stesso anche se sei zombie!
E perché?
Beh, perché il morto vivente magari giuridicamente non è equiparato allo status di morto, ma per la legge è ancora vivo e i vivi le tasse le devono pagare e la legge non ammette ignoranza.
Avrà un codice fiscale il morto vivente?
Magari aveva un'attività e non ha più fatto la dichiarazione dei redditi e adesso Equitalia rivuole i soldi?
Li va a chiedere allo zombie?

miiiii devo pagare l'IMU!
Questo per dirvi: perché non dare un taglio diverso - se proprio non si riesce a cambiare palcoscenico - al solito: morti viventi che inseguono il gruppo, gruppo che scappa, arrivo nella città dei vivi, scoperta che i vivi sono deviati e perversi, peggio dei morti, fuga dalla città dei vivi per finire in braccio ai morti e tanti saluti.

Comunque, con questo articolo voglio anche dire una cosa: al di là che il libro poi m'abbia fatto schifo, sono stato contentissimo di trovare il nome di una persona che conosco - anche solo per aver scritto qualche spin-off di una sua ambientazione e averci parlato via mail - sulla pagina di un libro allo stand di una fiera!
Davvero, capite la gioia?
E' stata la prova tangibile che quel gruppo di scrittori che ho conosciuto con la round robin di Due Minuti a Mezzanotte esiste, c'è, è tangibile e magari lascerà il segno - io ci credo - nella letteratura contemporanea italiana.

Saludos!

2 commenti:

  1. Gli zombi non mi attirano particolarmente, eppure mi piace informarmi sulle "voci fuori dal coro". Qualcosa di originale l'ho trovato: tra i film ricordo "Fido", tra i libri ci sarebbe "L'estate dei morti viventi" di Lindqvist (che però ho trovato parecchio noioso nonostante l'originalità di fondo) e, non ci crederai, ma ora sto leggendo "Warm Bodies", un romance (sì, io! Un romance) sugli zombi, meno peggio di quello che si potrebbe pensare. Ne farò una recensione appena finito.
    Il Moro

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  2. Hey Moro!
    Neanch'io sono zombofilo, anzi, i non*morti m'annoiano parecchio, forse proprio perché cantano tutti nel coro.
    Però di Fido ho visto il trailer e mi è piaciuto un casino! Mi piacerebbe vedere il film!
    Quel Left 4 Dead - The Movie è carino perché è fatto da ragazzetti americani. Si sono ingegnati bene.
    Ora provo a vedere qualcosa su questo Warm Bodies!
    Saludos!

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