giovedì 27 giugno 2019

L'attacco dei giganti - recensione opinioni






Non so se ci avete fatto caso, ma il mio post su Evangelion è sparito.
Ora o sono io un idiota e ho toccato qualcosa, cancellandolo per sbaglio
o
sono sonnambulo e l'ho cancellato di notte
o
ho due personalità antitetiche che in più si stanno sul cazzo a Vicenza


a Vicenza


o
non è piaciuto a qualcuno che ha trovato il modo di cancellarlo.
Vabeh, ad ogni modo ho cambiato le credenziali del cesso.


le credenziali


del cesso: questo è il cesso più costoso al mondo ed è aperto al pubblico


Ah, per inciso sto ascoltando i Megadeth, come l'altra volta.


il Dave bambino


Per chi non l'avesse capito, i Megadeth sono la prima delle mie tre band preferite.
Ho tre band preferite che sono state sempre lì nella top 3 da che ho cominciato a interessarmi di musica, verso i 10 anni e sono, nell'ordine in cui le ho conosciute:


MEGADETH
EAGLES
DARKTHRONE


punto.


Allora, dopo la delusione di Neon Genesis Evangelion, ho voluto cominciare a guardare L'Attacco dei Giganti.


Conoscevo da un po' questo anime, ma non l'avevo mai visto. Il mio amico Valerio Villa me ne aveva parlato molto tempo fa. Mi aveva parlato anche del manga ma io, siccome sono pigro (come sapete) non mi sono approcciato a questa serie finché non me l'hanno sparata su Netflix e, anche lì, dopo tempo.


Diciamo che, sulle cose, ci arrivo coi miei tempi e sempre molto più tardi rispetto ai miei amici.


Allora, come dice Wikipedia, pare che l'ispirazione per questo manga sia venuta all'autore, Hajime Isayama quando, uscito una sera da un internet cafè (cafè come in siciliano, con una effe) in cui lavorava, è stato preso per il collo da un ubriaco. Questo gli ha fatto venire la paura di avere a che fare con gente con cui non si può dialogare o ragionare.
Beh, come spunto è spettacolare. Se vedete, infatti, i giganti del manga e dell'anime sono proprio così, sono energumeni enormi con facce da stupidi, normalissime facce dalle espressioni ottuse e stupide, sono proprio quelli che potreste incontrare per strada e che vogliono pestarvi senza motivo, sono il coglione di turno con cui litigate in macchina e che magari vuole pestarvi per una sciocchezza e contro cui scoprite di essere impotenti. Questo sono i giganti. Ecco perché fanno presa sullo spettatore, perché egli non fa fatica a identificarsi come l'uomo normale, il piccolo uomo normale che si arrabatta nella vita di tutti i giorni, che lavora (come la gente racchiusa dalle mura anti-giganti) che ha dei progetti, che fa fatica e le cui certezze poi, magari, vengono spazzate via in un secondo da un gigante con la faccia da stupido.
Perché il mondo è così: l'idiozia è un gigante, l'ignoranza è un gigante, il razzismo è un gigante.


E ci sono anche altri giganti, come il fisco, uguale per tutti ma per alcuni ancora più uguale.
E la giustizia, anche ella una gigantessa uguale per tutti ma per alcuni ancora più uguale.


Poi c'è il gigante evanescente chiamato denaro.


Quindi, la storia:


Cento anni prima dell'inizio del manga e anime (se non sbaglio) sono apparsi per la prima volta i giganti e, senza scopo e stupidamente, hanno cominciato a mangiare gli uomini.
La popolazione del mondo ha costruito allora tre enormi mura, il Wall Maria (anello più esterno), il Wall Rose (anello di mezzo) e il Wall Sina (anello più interno). Nel Wall Sina c'è il palazzo del re (ministro? governatore? salcazzo) che, in questo momento della storia (credo di essere a metà) non serve a un cazzo.


i tre ordini di mura



Ci sono poi tre corpi di guardia di soldati che volano grazie a un ingegnosissimo apparato per il movimento tridimensionale, costituito da due corde con un rampino ciascuna, riavvolgibili e sparabili, tramite un meccanismo a gas alimentato da due bombole sostituibili, e da un sistema di lame (credo dieci in tutto, ma non saprei bene) simili a spade ma con forma da taglierino (avete presente? quando un pezzo della lama del taglierino si rompe?) e agganciabili e sganciabili all'impugnatura tramite la pressione di un grilletto (con un altro grilletto, invece, si regola l'emissione del gas e il lancio dei rampini).


Con questo sistema, l'uomo normale riesce a diventare sfuggente per i giganti e ad arrivare alla loro nuca dove è sito l'unico loro punto debole.


un soldato che vola con l'omni-directional gear




Ecco, scusatemi, rileggo adesso da Wiki che l'autore voleva appunto descrivere "cit. «la paura di incontrare una persona con cui non si riesce a comunicare»"


e che l'essere umano è "cit.  l'animale più familiare e spaventoso del mondo"


Beh, a parte parlavi di quel che sapete già, se siete dediti alla cultura a cui sono dedito io, cioè che cosa succede nel manga e nell'anime, la cosa interessante è la cura che l'autore e il suo staff hanno messo nell'ambientazione cosa, secondo me, presa sottogamba in Evangelion.


le insegne di ciascuno dei tre corpi militari


Qui ti fanno pure vedere il vomito di un gigante e ti spiegano che è "così" perché i giganti non hanno apparato digerente e si limitano a risputare tutto ciò (ossia gli umani) che hanno addentato e maciullato quando il loro ventre è pieno.
I giganti sono nudi e hanno fattezze orientali, caucasiche, sono biondi, o mori o hanno la barba o i baffi. Non hanno sesso ossia in basso sono piatti e lisci.
Non ci sono giganti dai tratti africani, però, né personaggi dai tratti africani. Mi chiedo perché, mi chiedo cosa sia successo al mondo di questo manga e anime.


Gli umani sono quasi tutti caucasici, con le tipiche differenze, ossia biondi, mori, dai tratti europei del nord, del sud e quant'altro.
Ci sono nomi e cognomi dal suono europeo, germanico e anglofono.


Ci sono pochissimi orientali (credo solo Mikasa, che lo è per metà) e qualche altro. In una puntata, infatti, si dice che gli orientali sono rari e che le ragazze orientali, se vendute come schiave, possono far fruttare molti soldi.


Questo mi fa incuriosire e mi fa chiedere: "Ma cosa è successo?".


Devo dire che l'autore, piano piano, ti dipana questa bella trama davanti agli occhi facendoti venire voglia di sapere cosa accade dopo.


Altro fatto, come dicevo nell'articolo su Evangelion (perduto), i manga e gli anime giapponesi spesso mettono delle regole per infrangerle subito dopo e non offrire più punti fermi allo spettatore. Certo, questa è la loro particolarità, la loro originalità e quello che ce li ha fatti apprezzare negli anni. Okay.


Ma, crescendo, ho imparato ad apprezzare le regole e i punti fermi.
L'attacco dei giganti è così, nel senso che ti dà subito delle regole d'ambientazione, ti spiega il perché e il percome e non se ne discosta. Gli uomini, i giganti, le mura, tutto risponde a regole fisiche ben precise dell'ambientazione. Nessuno tira fuori assi dalla manica e se succede non è per un buco di sceneggiatura, ma è tutto ben spiegato, ben congegnato nella trama.


Comunque, come dicevo, sono ancora tipo a metà e devo ancora finire di guardare tutta la serie. Per ora, a livello di tutto (trama, colpi di scena, ambientazione) è bella.


Beh, okay, sono sicuro che chi mi legge l'abbia già guardato.


Gli altri lo guardino.


Bella!


Saludos!

2 commenti:

  1. Oh, ma infatti, ero tornato a vedere la nostra discussione su Eva e non trovavo più il post!
    Comunque, avrai saputo che riadatteranno Evangelion, quindi potrai dargli una seconda possibilità con un nuovo doppiaggio :D
    L'attacco dei giganti: iniziato a vederlo su Rai4, boh, nella crudeltà forse vuol scimmiottare Berserk.
    Interessante, sperando non stufi. Bella l'origine dell'idea, sull'ubriaco molesto :)

    Moz-

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    Risposte
    1. Ho visto che hanno tolto il doppiaggio italiano di Evangelion da Netflix! Invece sto cercando il mio post (di Evangelion) su archive.org. Vediamo se lo trovo!

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