domenica 28 luglio 2019

Michele è comunista - pensieri e politica

Allora, è un po' pesante per me scrivere questo pensiero, perché sembrerà che mi faccia pendere da una parte politica - la destra - piuttosto che da un'altra.


Non so neanche da dove arrivarci.


Come vi ho già scritto in un altro articolo, io, nella mia vita politica, ho votato quasi di tutto, cioè, sono partito da diciannovenne comunista (non scrivo "convinto" perché ero convinto nella mia testa, ma non sapevo esattamente cosa fosse il comunismo, come ora non so esattamente cosa sia la destra) per passare a tizio che votava Alleanza Nazionale e che ancora prima, una sola volta, credo, ha votato pure lega, e per arrivare a tizio che vota Movimento Cinque Stelle in tempi recenti.


Ne capisco poco di politica, cioè, ho le linee generali in testa ma, per esempio, non riesco a capire se il Movimento Cinque Stelle abbia fatto bene o male, in questo governo. Io credo che vada a "sensazione", perché nessuno di noi sa veramente se un governo (di destra o di sinistra) abbia fatto bene o male. E le sensazioni chi ce le dà? I telegiornali, i media. Perciò, dai telegiornali pare che il Movimento Cinque Stelle abbia fatto male (ora Di Maio non si vede neanche più) ma io non so, effettivamente, che leggi abbia aiutato a fare o che cambiamenti abbia (o meno) attuato. Per saperlo dovrei andarmi a documentare bene, anzi, più che bene e dovrei passare le ore su internet (ma le ore vere, non i cinque minuti). Dovrei avere più risultati, ascoltare più campane e arrivare a un punto d'incontro per cercare di capire cosa abbia fatto questo governo o anche solo cosa abbiano fatto i Cinque Stelle.


Dal mood che mi fa arrivare la televisione o internet o anche solo il parlare con l'uomo comune (sentendo la campana sinistroide e destroide) non credo che voterò più il Movimento Cinque Stelle. Non so cosa voterò, davvero.


C'è da dire che Salvini (o chi per lui) ha fatto una campagna di marketing della madonna per trasformare la Lega in faccia agli elettori. Ha eliminato il verde e messo il blu, ha tolto "nord" per lasciare Lega, ha fatto sparire il nome Bossi perfino dai portatovaglioli, ha eliminato (almeno in superficie) l'odio per i meridionali (e se avete letto la mia storia della guerra fatta dai Savoia per unificare l'Italia, sapete che il meridione è più povero perché ha dovuto pagare le spese di tale guerra ai vincitori, Savoia, aiutati dal Regno Unito, dalla Francia e, in piccola misura, dagli Stati Uniti).
Perciò, com'è che i meridionali sono diventati meridionali (in accezione spregiativa)? Beh, è bastato non investire in industrie e in scolarizzazione dal 1861 in poi ed il gioco è fatto.


Tornando a noi, anche se Salvini (attenzione qui) mi pare che qualcosa affine al mio pensiero lo dica, non me lo sentirei di votarlo, proprio perché è figlio della Lega e la Lega è nata per distaccare il nord dal sud e lasciare i "terroni" al loro destino, perché altrimenti i "terroni" tirerebbero giù con loro il produttivo nord.
Ora, è vero che il nord è produttivo e il meridione meno (almeno, da quello che mi insegnano i libri di storia di regime e i telegiornali) ma il nord è produttivo perché l'hanno aiutato a vincere la guerra e il meridione (l'ex regno delle due Sicilie) gli ha dovuto pagare tutte le spese belliche, okay? Ci siamo fin qui?


Ora arriviamo al motivo di questo pensiero...


Io trovo che, oggi, dichiararsi di destra o simpatizzare per la destra o avere qualche pensiero per la destra sia tabù, cioè, equivalga a dichiararsi cristiani sotto Nerone.
Lo vedo al lavoro, nelle amicizie, parlando con l'uomo comune al bar.
E' penalizzante, è ghettizzante, è limitante del pensiero di un individuo.
Se sei di sinistra, o anche solo se fai cenno di "sì" con la testa quando al bar uno dice "quel maiale di Salvini" o "quei fascisti di Fratelli d'Italia" (per dirne una), allora sei tranquillo, sereno, non ti rompe il cazzo nessuno e vai dritto sui tuoi binari.
Io non so se Salvini sia un maiale o i Fratelli d'Italia siano fascisti... so solo quello che mi fa vedere il telegiornale, che non è sufficiente (a mio parere) a poter farmi dire di sì quando qualcuno lo asserisce, ci siamo?


Altra cosa... mi sono convinto di questo:


Se io dico (o metto su internet) un qualcosa dichiarato da uno di destra o vicino alla destra, verrò controllato MOLTO di più, tenuto sott'occhio MOLTO di più e riceverò più bacchettate (indipendentemente che quella cosa dichiarata dal tipo di destra sia o meno una cazzata) che se dicessi o mettessi su internet un qualcosa (cazzata o meno) dichiarato da uno di sinistra o vicino alla sinistra.


Io vi dico che questo modo di fare e di pensare (della maggior parte di noi italiani) non può far altro che spingere me (da sempre piccola nave in mezzo al mare di flutti della politica) verso la destra, anche se faccio fatica e credo la farò sempre a dichiararmi "di destra". Io vorrei cercare di mettere d'accordo tutti, ecco. Vorrei che destra e sinistra sparissero.


Il solo fatto (ed è vero, ragazzi) che in una qualsiasi discussione il tuo interlocutore del momento assuma che tu sia di sinistra (perché di cos'altro potresti essere?) mette luce sui limiti di pensiero che abbiamo in Italia. Attenzione, non "limiti di pensiero" in quanto quella persona è limitata o deficiente nel pensare, ma parlo dei limiti come coscienza collettiva che dice: "Sinistra = il bene; Destra = il male.


Non è così. Non può essere così.


Perciò, io non posso definirmi una persona di sinistra, mi spiace, non ci riesco. Da quello che ho studiato e dalle esperienze che ho avuto, c'è falsità in quel mondo. C'è l'identificazione con dei (finti) paladini della giustizia che, come gli altri, in realtà mangiano, rubano e portano acqua al loro mulino.


Posso definirmi una persona di destra?
Non lo so, amici, non lo so davvero. Io molte cose della destra non le condivido. La stronzata sui migranti, per esempio, che dice che è tutta colpa loro, che non dobbiamo farli entrare nei porti, che sono loro il problema e blah blah, a me non piace sentirla. I migranti non hanno colpa, sono gente sfruttata, gli abbiamo distrutto noi i loro paesi e adesso non li vogliamo nei nostri!
Dire che i migranti sono il problema è spostare l'attenzione del volgo facendogli fare la guerra al povero, mentre i potenti mangiano alle sue spalle.


Dalla mia (anche se a volte sono un analfabeta funzionale) ho di essermi sempre posto sotto autocritica, aver cercato di scoprire, di imparare e di studiare su internet, principalmente, perché dei libri non mi fido. Internet (se si sa cercare) ha il pregio di detenere ancora una modesta libertà di pensiero e di espressione.


Però, però, quando linkavo i miei primi, timidi articoli sulla guerra a Gheddafi o sul potere dei Rotschild, c'erano tigri da tastiera che commentavano così: "GOMBLOTTOH!" capito? Per dire "va che idiota che sei, sei uno dei complottisti".
Sì, perché oggi, chi cerca di documentarsi, di studiare e dice qualcosa anche leggermente diversa da quel che dicono tutti, è NEUTRALIZZATO affibbiandogli l'epiteto di "complottista".


Diceva qualcuno (non ricordo chi) che magari in Russia non ci sarà libertà di stampa, magari neppure in Birmania o in Africa o salcazzo, ma a voi europei, chi vi fa pensare che ci sia libertà di stampa (e di pensiero) in casa vostra? Ne siete proprio sicuri?


Quindi, se dico "signoraggio" allora COMPLOTTISTA!
Se dico che la Total ha fatto guerra a Gheddafi per fregare il petrolio all'Eni, allora COMPLOTTISTA!
Se dico che Sarkozy ha fatto guerra a Gheddafi per riaffermare il potere del franco francese in Africa (che è principale moneta di scambio laggiù), allora COMPLOTTISTA!


Ah, perché quel titolo, ossia Michele è comunista?


Perché al primo anno di superiori, facevo sempre la strada con un gruppetto di compagni di classe e ce n'era uno (Michele, appunto) che, per pigliarlo per il culo dicevano fosse comunista (a mo' di spregio) e come s'incazzava questo qui!
Io invece ci rimanevo male, perché mi faceva schifo come quella persona venisse discriminata per il suo presunto aderire a un'ideologia. In breve, volevo essere comunista anch'io, ma solo per affermare la mia libertà di pensiero, ergo, nessuno doveva osare deridermi per il solo fatto di essere comunista, capite?


Poi ricordo che, l'anno dopo, quando cominciai ad ascoltare Heavy Metal e a vestirmi di conseguenza, un mio amico mi disse: "Sei metallaro, ma occhio che tutti i metallari sono comunisti (cosa non vera) ma tu, che sei una brava persona, dovresti essere di Alleanza Nazionale, del signor Fini che è una persona a modo". Mi diceva, più o meno, così.


Minchia ragazzi, che stress, davvero!


Posso dire che sono di sinistra senza che nessuno mi rompa i coglioni?
Posso dire che sono di destra senza che nessuno mi rompa i coglioni?
Mi fate pensare come cazzo voglio?


Saludos!


Ah, niente foto in questo articolo: non ho voglia di metterle.

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