domenica 7 ottobre 2012

Fredric Brown

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Mio padre da un po’ di tempo ha preso l’abitudine di leggere una parola a settimana dal vocabolario, partendo dalla lettera A e scegliendo parole difficili. Così ultimamente mi ha tirato fuori “solipsismo” spiattellandomelo dal nulla mentre eravamo in macchina per andare non so dove. Bene, ho dimenticato questa parola fino ad oggi quando è apparsa in un racconto di Fredric Brown dal titolo italiano “Ontologia” e dal titolo originale “It Didn’t Happen”. Una persona affetta da solipsismo crede che lei sola sia reale e che tutte le altre persone che la circondano siano prodotto della sua immaginazione. Ed è proprio questo che accade al protagonista di “Ontologia”, ovvero investe una bambina in bicicletta con la propria Jaguar una sera in cui non era poi tanto ubriaco e ne cerva ovunque il corpo che non trova. Allora fa delle ricerche e si convince d’essere l’unica persona reale sulla Terra.
Beh, questo per parlarvi di Fredric Brown, un autore che personalmente ho incrociato alle scuole medie quando sul libro di italiano apparve il racconto – magistralmente illustrato – “Sentinella” - Sentry. Che dire, “Sentinella” mi colpì e visitò il mio immaginario per mesi, svanendo poi e ricomparendo ogni tanto nel corso degli anni. Ma chi l’aveva scritto? Non ricordavo più quel nome talmente comune da finire nell’oblio dei ricordi; pensavo – in errore – a VanVogt – che ha scritto l’atro racconto di fantascienza per me più bello di sempre “Villaggio Incantato”.
Finché l’anno scorso mi misi a cercare su internet e trovai “Sentinella” col nome del suo autore: Fredric Brown. Rilessi il racconto con piacere e poi chiusi la pagina internet e, indovinate?, mi dimenticai di nuovo il nome.
Il caso mi venne in aiuto in tempi recenti, sì perché nella biblioteca della mia compagna trovai questo libro edito nell’1983 da Arnoldo Mondadori Editore: “Cosmolinea B-2”. Lo stringo tra le mani adesso e vi posso dire che le sue pagine sono ingiallite e profumano dell’acre odore della carta vecchia; nella sua copertina c’è il fascino dimenticato di quei volumetti “Fantapocket” che allietavano le mie estati da bambino in Sicilia – tra cui c’era “Il Gioiello della Morte” di Michael Moorcock.
Brown principalmente ha scritto racconti brevi, mettendoci dentro un’immediatezza e una vena umoristica – anche quando trattava temi importanti – che a mio dire non ho trovato in nessun altro autore di fantascienza. Quando leggete Brown, dalle sue pagine sembra che egli vi sussurri “take it easy”, prenditela comoda. Si sente l’odore dell’America rurale, un po’ come in Bradbury ma senza prendersi troppo sul serio; celebre è la storia “Io, Frittella e i marziani” dove l’asino Frittella convince i marziani a non attaccare la terra. Beh, in Brown troverete storie di cercatori d’oro nel deserto che hanno a che fare con gli alieni o racconti di viaggiatori venuti dal futuro che hanno problemi con lo sceriffo della contea per il colore della pelle; ovvio, non potrete leggere Cosmolina B-2 a meno che io ve lo presti o a meno che riusciate a trovarlo in una polverosa bancarella di libri, ma potrete acquistare qualcosa di Brown su internet per rimpinguare la memoria del vostro bel reader!
Spero che anche a voi, come a me in quel lontano pomeriggio scolastico di fine anni ’80, rimarranno impresse le parole:

“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra … ”

Lanzarote 07-10-2012

8 commenti:

  1. Ma sai che ho finito la settimana scorsa di leggere lo stesso libro, anch'io preso in biblioteca? Tempo addietro avevo letto anche Cosmolinea B-1, che insieme a questo raccolgono la totalità dei racconti brevi di Brown. Ci sono racconti mediocri, ma alcuni sono meravigliosi. Mi permetto di citarti la più breve storia horror del mondo (non è uscita nelle raccolte perchè poi l'ha ripresa per farne l'incipit di un romanzo, ma per me è perfetta già così):

    "L'ultimo uomo sulla Terra siede solo in una stanza vuota. Si sente bussare alla porta."

    Il Moro

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  2. Hey Moro! Sì, grazie per la storia ;) la conoscevo perché l'aveva messa qualcuno su facebook qualche tempo fa, ma anch'io penso sia bellissima e penso anche che Brown dovrebbe essere più conosciuto dai lettori; anzi, non mi spiego perché in Italia (all'estero non so) sia così poco conosciuto rispetto a Bradbury, per esempio. Che storia, stavamo leggendo la stessa cosa? :) Ma sai che solo a libro finito m'è venuta l'illuminazione che il disegno in copertina si riferisce a Sentinella?

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  3. Lo trovi in versione digitale a 4 euro su Amazon.it
    Sì, commento a distanza di un anno. E c'è un motivo.

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  4. Perché l'hai appena preso tu su amazon? :)

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    1. Sono un talebano della carta, figurati se mi compro un ebook,,,

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    2. Io sono un pigro della carta.
      Mi piace l'entrare in una libreria e guardarmi attorno magari anche per un'oretta.
      Perciò, anche se pubblico ebook e ne ho qualcuno sul computer, alla fine ne leggerò un paio all'anno.

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  5. Sentinella di Brown è stato un colpo al cuore, amo le sue storie fulminanti e non solo, ma perlopiù le ho lette attraverso antologie di racconti. Stavo proprio pensando di dedicarmi a qualche volume unico che per fortuna già ho in casa!

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    1. Già :D
      Brown è diventato il mio scrittore preferito di fantascienza!
      Ne parleremo anche sul piccolo programma radiofonico di letteratura che abbiamo.

      Se vuoi ascoltare qualcosa, qui ci sono i podcast:

      http://www.mwradio.it/sito/?page_id=6386

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