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martedì 11 agosto 2020

Trovatelo! - racconto di fantascienza

 



il presidente degli Stati Uniti esaminava la bozza della riforma sanitaria, quando ricevette una chiamata sulla linea rossa. Corrugò la fronte e alzò la cornetta.

«Signore,» sentì la voce di Jeff MacAllister, il generale a capo del NORAD.

«Mac? Che succede?»

«Una comunicazione dalla ISS: hanno avvistato degli oggetti non identificati in avvicinamento alla Terra.»

«Capisco.» mise giù la cornetta e schiacciò un pulsante sulla scrivania.

«Reggie, chiama tutti. Riunione d’emergenza.»

«Sissignore.»

sabato 21 settembre 2019

Hulk fanfiction - racconto di fanfiction sui personaggi marvel


Hulk fanfiction

 

di Marcello Nicolini

disclaimer: tutti i personaggi Marvel e le robe Marvel sono di proprietà della Marvel.



«Signore, abbiamo un codice rosso.»

Il segretario di stato guardò il presidente con aria grave.

«Alle 1800 ora di New York, Red Ronin è comparso a Manhattan e ha cominciato a devastarla.»

Il presidente sgranò gli occhi: era una donna di sessant’anni, affascinante, con i capelli a caschetto color argento.

«Red Ronin? Pensavo che avessimo mandato in pensione quel robot» disse, impugnando la cornetta rossa, che si trovava sul suo tavolo.

«Direttore Fury…»

«Signor Presidente» le rispose una voce cupa.

«Immagina il motivo della mia chiamata?» chiese la donna.

«È alto trenta metri e sta calpestando Manhattan?» disse Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D..

«Ero a conoscenza della dismissione di quell’affare. Il mio predecessore-»

«Con tutto il rispetto, signora, il suo predecessore avrebbe anche dovuto rispedire Godzilla negli abissi.»

Il presidente strinse le labbra.

«Spero si occuperà del problema» disse.

«Lo sto già facendo, o meglio, lo sta facendo Bruce Banner…»

mercoledì 28 gennaio 2015

Esemplare #131 - un racconto su wh40k

 
Esemplare #131 è ambientato nell'universo del wargame tridimensionale Warhammer 40.000.
Da Wikipedia:
Warhammer 40.000 (conosciuto anche come Warhammer 40K o semplicemente WH40K) è un wargame tridimensionale futuristico, prodotto dalla inglese Games Workshop. È incentrato su un'ambientazione futuristica che prende ispirazione dal libro Fanteria dello spazio. Il gioco ruota intorno a miniature in scala 1:65 cioè alte 28mm (originariamente erano in 20-25mm) prodotte dalla Citadel Miniatures, che rappresentano soldati, creature e macchine da guerra. Il gioco richiede una basilare comprensione della tattica delle piccole squadre e molta fortuna.
 
*** 

Lo Space Marine si fermò davanti a una porta contrassegnata col numero centotrentuno. Vicino, un uomo della guardia agitava il braccio, come se stesse richiamando un gruppo di turisti.
«Mio signore, sei l’Adeptus Astartes Marcus Astvan?»
L’uomo sapeva già la risposta, ma l’Inquisizione dava molta importanza alla procedura.
«Affermativo. Sono qui su ordine del mio capitolo.»
L’uomo guardò l’armatura potenziata dell’altro, ancora dipinta del giallo dei Magli Imperiali, e i simboli sugli spallacci contornati di rosso. Sul destro si vedeva il pugno chiuso che dava il nome al capitolo; sul sinistro c’era una freccia diretta verso l’alto con, all’interno, il numero tre in cifre romane.
Terza compagnia, squadra tattica, pensò l’uomo.
«Spero ti piaccia il nero, perché dovrai ridipingere la tua armatura di quel colore. Avrai probabilmente sentito di questo rituale della Deathwatch.» disse. «Sai cosa c’è dietro la porta?»
Il Marine non aveva apprezzato il tono, ma finse il contrario e fece un semplice gesto di diniego.
«Il tuo secondo battesimo del fuoco. Periodicamente dovrai superare prove come questa, combattendo contro esemplari alieni di mondi perduti. Servirà a prepararti ad affrontare qualsiasi xeno abbia la sfortuna di incontrare la tua squadra e il volere dell’Imperatore. Dietro la porta, Marine, farai amicizia con l’esemplare centotrentuno. Non potrai uscire finché non l’avrai ucciso o finché non sarai messo così male da non ricordarti il tuo nome. Nell’ultimo caso, sarai curato e dovrai combatterlo di nuovo. Ti piacerà sapere che nessuno è riuscito a sconfiggerlo al primo tentativo. Buona fortuna, e che l’Imperatore ti aiuti.» prima di terminare, diede un pugno alla porta, che cominciò ad aprirsi.
Astvan osservò l’uomo, gli fece un ghigno dietro la maschera dell’elmo e disse: «Non ho bisogno di fortuna: uscirò dalla stanza prima che tu abbia finito di fumare il tuo bastoncino-lho.»
«Scommettiamo?» disse l’altro e, per tutta risposta, tirò fuori la sigaretta del quarantunesimo millennio: un cilindro di carta contenente una sostanza derivata da piante aromatiche.
Nell’istante in cui la porta chiuse dentro Astvan, un vox da parete attirò l’attenzione dell’uomo.
«Calavera, non farlo entrare: test rinviato. Il Marine ci serve subito!»
L’uomo riconobbe la voce del capitano Raven e, con timore, gli rispose: «Mi dispiace, signore, è troppo tardi.»

mercoledì 16 ottobre 2013

Alduin - un racconto su Skyrim




Alduin dice "Yol" nella lingua dei draghi


Una distesa verde attraversata dal fiume e cerchiata dalle montagne che formano un anello all’orizzonte, tutto attorno.
Su un colle piatto (una specie di rampa di roccia) alcune case lunghe attorno a un’unica, imponente dimora, a forma di nave rovesciata.
Il carro era massiccio. Le ruote piene, niente più che sezioni di un tronco imperniate sui mozzi da cunei di legno, sciaguattavano tra il fango e i piccoli fiori blu di montagna con rumori ora secchi, ora sordi: un rullo di tamburi consistente e infinito.
A bordo, disteso sul fondo e coperto da una pelle di pecora, Ysgramor lottava contro la febbre. Accanto a lui, la sua scure da battaglia, l’enorme Wuuthrad.
Tredici cavalieri scortavano il carro: erano umani d’Atmora, ma pure fra loro c’era qualche mer dai capelli color della neve.
Uno di essi, l’incappucciato Vyrl scrutava il cielo, di tanto in tanto e parlava al malato.
«Il profumo dei fiori blu… è una delle cose più belle di questa terra…» disse Ysgramor, a un certo punto.
«Uh? Ah, sì… i fiori.» Vyrl distolse gli occhi dal cielo: una delle ruote passò in quel momento su un fiore blu, piegandolo e schiacciandolo.
«Sembri distratto.» commentò Ysgramor.
«No… è che… sto pensando a come guarirti, amico mio.» fece Vyrl.
L’enorme guerriero sorrise e rabbrividì sotto le pelli.

martedì 1 ottobre 2013

Wuuthrad - un racconto su Skyrim




Alta come un gigante, di metallo color ottone, la macchina sputò vapore bollente.
Il ragazzo sgusciò dietro a un tubo idraulico e scoccò una freccia. La punta rimbalzò contro l’armatura del centurione, dando alla freccia un momento rotatorio che s’arrestò contro una delle pareti.
I capelli del ragazzo erano strinati e i suoi abiti anneriti dal fumo.
Richiamò la magia nella mano sinistra e lasciò scaturire dei fulmini ramificati contro il mostro.
Il centurione gemeva di metallo e pistoni idraulici a ogni passo.
La ayleide femmina puntò il bastone e richiamò la forma di lupo spettrale. Il lupo s’avventò sul centurione, mentre il ragazzo continuava a colpirlo con una catena di fulmini.
Sperava così che i delicati ingranaggi si rompessero, bloccandolo.
Sentì le zanne del lupo stridere sulla corazza d’ottone, poi vide la mano sinistra del centurione (a forma d’ascia) abbattersi sul lupo e farlo evaporare: il legame che lo confinava in questo mondo s’era spezzato.
Il ragazzo portò una freccia all’orecchio. Nel suo campo visivo rimbalzò sulla palpebra protettiva della dinamo. Nel centurione, la dinamo era alloggiata al centro del petto e schermata da una lamina di metallo dwemer.
Però…
All’altezza delle clavicole, schermati parzialmente dagli enormi spallacci curvi, si aprivano due sfiatatoi di vapore.
Se fosse riuscito a colpirli, forse…

mercoledì 18 settembre 2013

Alla fine Marin muore... ma no dai!



Raga ma ve lo ricordate il mio articolo sulla fanfiction?
Eccolo!

Ragazzi c'è anche il podcast con la puntata sulla fanfiction  - ospite Queenseptienna ovvero Daniela Barisone.
Il podcast è qui!

Va beh, ma cosa vi volevo dire?

giovedì 12 settembre 2013

La tomba fra i monti Himeliani - un racconto su Conan il Cimmero



«Prendetelo!»
Yezda indicò Conan e lasciò che i suoi guerrieri si gettassero nella tomba. Il cimmero aveva solo un pugnale, e l’agilità e i muscoli di un leone. Scagliò l’arma contro il primo, facendogli scoppiare la carotide quindi balzò sul sarcofago che stava al centro della sala.
Un dardo gli strisciò il fianco e una katana gli mancò d’un soffio il piede. Conan sferrò un calcio allo sgherro di Yezda e gli si gettò addosso con tutto il suo peso. La schiena dell’uomo s’inarcò e gli occhi si rovesciarono mentre il cimmero lo atterrava. Usò quell’uomo per parare un colpo di katana, quindi gli prese la katana.
«Su! bastardi!» disse, digrignando i denti. Uno di quelli accolse l’invito e lo caricò con la katana.

giovedì 5 settembre 2013

Ahzidal - un racconto su Skyrim

... precedente: Ysgramor



«Ciò che Vyrl chiama “magia” è un banale movimento di molecole! Ora guarda, uomo!» l’alto Cuolec svoltò l’angolo e alzò il braccio.
Il ragazzo gli arrivava giusto agli occhi, neri e intensi, ma aveva una struttura fisica più forte e più larga e capelli d’una sfumatura ottone, lunghi e mossi come alghe sott’acqua.
Sia lui che Vyrl scrutarono la palla metallica che sorgeva al centro dell’aedromo.
«Non avevo mai visto nulla di simile!» mormorò Vyrl, grattandosi la tempia, «Potrebbe contenere la casa del Principe delle Nevi!»
«Lasciando ancora spazio vuoto.» aggiunse il biondo.
Cuolec chiuse gli occhi a fessura e si lasciò andare a una risatina. Come i mer, aveva orecchie appuntite, ma più lunghe e sporgenti e il suo viso era ornato da una lunga barba d’un nero bluastro piena di ricci.
«In verità anche questo oculario non rappresenta che la minima parte della nostra scienza.» dichiarò, abbassando il braccio.
«Ma a cosa serve?» chiese il ragazzo.
«Temo ora che il dwemer si lanci in una spiegazione incomprensibile, serpentello.» s’intromise Vyrl.
«No, nessuna spiegazione incomprensibile… per gente civilizzata… ma, perché quel nome?» domandò, curioso, il dwemer.
Vyrl sorrise, mentre il ragazzo divenne rosso.
«Oh, la sua gente adora i draghi… e lui pure.» disse il mer delle nevi.
«Mai sentito di nessuno tanto stupido da adorare quelle bestiacce,» fece Cuolec, sfiorandosi la barba, «però sono potenti e furbe, questo sì! Tra me e una di loro ci sarebbe sempre competizione, mai un rapporto di sudditanza… di sicuro!»
«Fra te e una di quelle bestie ci saresti tu bruciato vivo.» intervenne Vyrl.
Il dwemer, punto sull’orgoglio, si girò a guardarlo: aveva da tempo in serbo una domanda e decise che sì, era venuto il momento di usarla contro la stupidità di Vyrl.
Disse: «Come ha preso il ragazzo la storia di Saarthal?»
Il mer chiuse la bocca e spostò lo sguardo sul suo giovane umano.

domenica 1 settembre 2013

Ysgramor - un racconto su Skyrim



Ysgramor incrociò le braccia e alzò la testa.
C’era qualcosa di magnifico nella sfera. La sua perfezione, prima di tutto: mai nessun artigiano sarebbe riuscito a riprodurla.
Era un globo, una specie di occhio gigantesco sospeso in aria e pulsante di luce.
Lo sguardo dell’uomo si posò sulla superficie liscia, color del mare, dove apparivano e svanivano disegni di suoni, “segni”, come erano conosciuti fra i mer.
Pure l’oggetto aveva dei rinforzi scuri, simili a strisce di metallo, che seguivano percorsi regolari e bizzarri al tempo stesso.
«Un uomo ci potrebbe entrare benissimo.» commentò Ylgar.
«Guarda quei segni!» fece Yngol.
«Questo è un grande potere…» disse il loro padre, stringendo gli occhi, «un potere che non comprendiamo.»
«Dici che è sventura?» domandò Yngol, girandosi verso Ysgramor.
«È al di là della sventura, figlio.»
«Io non smetterei di costruire la città solo per questa sfera azzurrognola.» commentò Ylgar.
«Non si potrebbe nemmeno a volerlo.» fece Ysgramor, «la nostra gente ha smontato le navi per costruire case: da qui a Capo Hsaarik è tutto portare legna, martellare, erigere muri. No! Si rivolterebbero se gli dicessimo di lasciare Saarthal.»
«Rivoltarsi contro di noi? E da quando siamo i loro capi?» domandò Ylgar.
«Non lo siamo, nessuno l’ha detto, eppure si fidano e rispettano ogni nostra parola, ogni nostro giudizio.»
«Credo tu abbia ragione, padre.» disse Yngol.
«Certo che ho ragione! Ma tuo fratello qui, non lo ammetterà mai.» Ysgramor scoppiò a ridere, fissando il minore dei suoi figli, Ylgar, in tralice.
Poi riprese:
«Questa sfera mi ha dato un’idea.»

venerdì 30 agosto 2013

Sussurri - un racconto su Conan il Cimmero


 
1
Conan fu distratto dallo sbattere di una porta.
Apparve un prete di Mitra dal monastero sulla strada per Numalia. Il suo incedere rapido e le sue vesti pratiche facevano da contrappunto all’opulenza dei nemediani, al fasto delle loro ville e alle acconciature stravaganti delle donne. Il prete venne raggiunto da un sergente e due guardie. Era notte e i fuochi della festa di primavera ardevano senza posa per le strade, mentre vagabondi e saltimbanchi facevano i loro numeri attirando capannelli di curiosi. Conan, sfruttando la temporanea assenza di coprifuoco, aveva deciso di rapinare il monastero. Si diceva che l’abate Neid possedesse una collezione di uova di vetro. si diceva che alcune di quelle uova fossero addirittura di diamanti. Ce n’era poi una che i ladri di Numalia assicuravano essere ricavata da un unico diamante ed essere grande come un uovo di struzzo. Conan non aveva mai visto niente di simile, ma era lì per verificare. Se avessero detto il vero, i ladri si sarebbero meritati un giro di birra a spese sue.
Non seppe che cosa, nel prete, riuscì a distoglierlo dai suoi propositi, ma sentì l’impulso di seguirlo. E lo fece. Si tenne nell’ombra o dove la folla era più concentrata: aveva indosso semplici abiti scuri, di cuoio, molto pratici. Portava una sacca di cuoio, una daga e un minuscolo coltello. Niente che non passasse inosservato quella notte.

giovedì 20 giugno 2013

mój reżyser jest jasnowidz - praticamenji il mio regista è veggente

Ciao Pino, cosa ne pensi della fanfiction? Pino: "Fanfigscion affangul' datevi fuoco!"


E' veggente perché penso che praticamente sia bella la gente insana di men ...

basta.

Ieri sera habeamus (si dice così?) fatto la registrazione della puntata di The Bookshelf e come ospite c'era Daniela Barisone.
Con Daniela abbiamo parlato di "fanfiction" e il mio regista mi fa: "Sicuro che domani fai un articolo sulla fanfiction"
e io: "Boh, no ... dai, ho altro da fare."

sabato 27 aprile 2013

Il vostro romanzo è troppo lungo e vi siete rotti di scriverlo?

Escher :D

Bene!

Cioé, dipende dal punto di vista.

Non vi darò la soluzione su come ravvivare il vostro interesse e continuare a scrivere il romanzo, perché, vedete, questo è anche un mio problema.

mercoledì 24 aprile 2013

Supra duo minuti ab media noctis archivium excellum fecit - alius articulus ad penis



Mah,

volevo mettere qui un file xls che ho fatto per tenere traccia degli eventi di 2 minuti a mezzanotte nativity, e ho scoperto che file xls o qualsiasi altro genere di file che non siano video o immagini no se pueden ponerne.
Allora ho cercato un sito di host, ma con url, in modo che voi, cari ragazzi, poteste scaricare il file e salvarvelo in locale per usarlo, modificarlo, eccetera.
Ma zero anche questa volta.

E allora mi sono detto: "E se lo copio e lo incollo qui brutalmente dall'xls?"

giovedì 18 aprile 2013

Il nano del mio regista voleva far fuori Cyric - articolo "ad penis"

Cioé, questo becca degli orchi e dice "Compari ... ! Eh, scusatemi, compari, ma potrei avere un po' del vostro tempo?" ...


Hey ragazzi!

Mi sto divertendo un sacco, in questo periodo, a scrivere la mini-serie su "Spelljammer".
Come ho già detto, "Spelljammer" - che tradotto, più o meno (ma anche per e diviso) vuol dire "disturbatore di incantesimi" - fu (dico "fu" perché non credo la producano ancora oggi giorno) una delle ambientazioni per il gioco di ruolo Advanced Dungeons & Dragons.

Advanced Dungeons & Dragons era il discendente di Dungeons & Dragons, il primo "gioco di ruolo", ossia un gioco da tavolo senza tabellone fisso, composto da un arbitro (il Dungeon Master) e dei giocatori che interpretano (ecco perché si chiama "di ruolo") i loro personaggi (che, nel caso di D&D e AD&D erano ispirati all'ambientazione fantasy tolkieniana, dunque: elfi, nani, gomi, stregoni, eccetera).

Spelljammer portava un'innovazione al gioco, perché era ambientato nello spazio.

sì, un cavallo su una nave spaziale ...

I personaggi viaggiavano su velieri, dotati di una propria atmosfera e campo gravitazionale, attraverso il flogisto, ossia un vero e proprio fiume cosmico. nel flogisto galleggiavano le sfere: palle trasparenti dentro cui c'era un poutpourri (si scrive così?) di pianeti, planetoidi, asteroidi e chi più ne ha, più ne metta.

E allora, anche se ci ho giocato una volta e con un Dungeon Master mediocre, Spelljammer mi ha appassionato e ho fatto - come dice il mio amico Flavio - "massimo approfondimento".

Ho trovato un blog carino, in lingua inglese, dove il tizio parla dei fumetti sulle ambientazioni di AD&D. Le parti su Spelljammer sono esilaranti.

Qui c'è la sua review del primo fumetto di Spelljammer.

ok un vascello "spelljammer" è una cosa del genere, più o meno

Ma in questo post "ad penis" non voglio parlare solo di Spelljammer!

Quel che volevo dire è che ieri sera io e il mio socio Valerio siamo andati in radio.

A Monza c'è una web radio spettacolare: MW Radio. Beh, in seno ad MW io e Valerio stiamo per far partire il nostro programma, The Bookshelf, sulla scrittura e l'editoria. Il programma andrà in onda fra qualche mese e le puntate saranno registrate, dunque non in diretta.

MW Radio: il nuovo logo!
Per adesso stiamo facendo esercizi, ovvero: io imparo a fare lo speaker (è la mia voce che sentirete a "The Bookshelf") e Vale a fare il regista e il canzonista o canzoniere o canzonatorio che dir si voglia.

Beh, cari figlioli, se noi impariamo, c'è qualcuno che c'insegna. Essi (sì, essi) sono Fabio e Tore di MW Radio, che hanno lì i loro programmi (cercateli sul palinsesto della pagina) e sono insegnanti bravi, professionali. Ci fanno fare delle ghignate pazzesche, anche :D

Alla fine della sessione, ieri, siccome avevo parlato dello scrittore Andrzej Sapkowski, dicendo che, secondo me, è bravo a scrivere racconti, ma come romanziere fa schifo, Fabio ha colto la palla al balzo e ha snocciolato la sua conoscenza di fantasy e di giochi di ruolo! Devo dire che egli è un insospettabile, ossia una di quelle persone di cui non diresti mai: "Giocava a D&D", come Vin Diesel, per intenderci (eh, sì, Vin giocava a D&D).
Questo perché nel nostro immaginario, ormai associamo il giocatore di ruolo a una figura dalla pelle biancastra per la mancanza di sole, dall'aria malaticcia, dalla barbetta incolta, dagli occhiali spessi, dai vestiti "a campana", dalla canizie incipiente, e dalla sfiga cronica con le donne.

Dunque il mio insegnante di radio Fabio s'è messo a ricordare con me dei bei tempi andati di quando si era ragazzi e si giocava attorno a un tavolo, accumulando e consultanto manuali su manuali con titoli fantasiosi ("il manuale del perfetto guerriero", "il manuale dei demoni") e si stava lì ore, con gli amici, a interpretare il chierico, il guerriero, il mezz'elfo, calandosi in questi mondi bellissimi, vividi e, seppur pieni d'armi e violenza, spensierati.

L'ambientazione che giocava il suo gruppo era quella dei "Forgotten Realms", i reami dimenticati: molto "tolkieniani", molto "classici".
Giocava con i primi manuali, quelli in inglese, dei FR.
E una volta, il suo personaggio, un nano (che poi ha raggiunto il 27esimo livello - Fabio correggimi se sbaglio) ha cercato di uccidere, per tutta un'avventura (quella dove le divinità di FR scendevano sulla terra sotto forma di "avatar" per darsi mazzate) l'umano mortale che poi è diventato il "nuovo dio" Cyric.

Questo non vorrà dire un c***o per i profani dei giochi di ruolo, ma per chi ha messo piede su Faerun, beh ...

questa è storia ;)

beccatevi "Blackened" dei Metallica; l'abbiamo ascoltata giusto ieri in radio, tanto per ricordare i tempi in cui eravamo pischelli ;)

Saludos!

sabato 6 aprile 2013

Un cavaliere, la gravità, le vene varicose - racconto ambientato nel mondo di Spelljammer


Ho scritto questo racconto ispirato dall'articolo di Alex Girola sull'ambientazione "Spelljammer" del gioco di ruolo Advanced Dungeons & Dragons.

Da Wikipedia:
"L'ambientazione Spelljammer introdusse una sorta di astrofisica fantasy nella cosmologia di Dungeons & Dragons. In questa ambientazione le sfere di cristallo possono contenere vari mondi raggiungibili tramite l'uso di navi equippaggiate con "timoni spelljamming". Le navi che possiedono dei timoni spelljamming sono capaci di volare non solo nei cieli ma anche nello spazio. Grazie ai loro campi di gravità e alla loro atmosfera artificiale le navi hanno il ponte aperto e tendono ad assomigliare ai galeoni, agli animali, agli uccelli, ai pesci o persino a creature selvagge di forma fantastica piuttosto che alle astronavi della fantascienza."

Potete trovare l'articolo di Alex qui.

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«Milord, guardate!» Ezechiele mostrò il buco sotto la lastra che gli armigeri avevano rimosso.
Sembrava l’occhio di una creatura fatta di tenebra.
Il cavaliere smontò di sella, fece un passo e s’inginocchiò. Disse: «Luce!»
Ezechiele annuì e trotterellò verso uno dei due muli, aprì le borse e tirò fuori un involto, lo portò a mani giunte dal cavaliere mentre le prime gocce di pioggia bagnavano il terreno.
«Com’è possibile che piova, mio signore?» domandò Ezechiele.
Il cavaliere si sfilò il guanto di cuoio e tese la mano; senza staccare lo sguardo dal buco, disse:
«Ha a che fare con il calore e il respiro prodotto dagli esseri che vivono qui: il loro alito raggiunge gli strati più alti del campo gravitazionale e genera nubi che generano pioggia.»
«Deve essere così!» trillò Ezechiele.
«La sfera!» lo rimproverò il cavaliere. Ezechiele si diede una manata in fronte, poi aprì l’involto lasciando che la luce della sfera bagnasse i confini del buio.
Il cavaliere afferrò l’oggetto e lo tenne sospeso sopra il buco. Quindi aprì la mano.
La sfera cadde.
E lui si mise a contare.

martedì 5 febbraio 2013

Il salto - un racconto su wh40k




"Il salto" è ambientato nell'universo del wargame tridimensionale "Warhammer 40.000".
Da Wikipedia:
Warhammer 40.000 (conosciuto anche come Warhammer 40K o semplicemente WH40K) è un wargame tridimensionale futuristico, prodotto dalla inglese Games Workshop. È incentrato su un'ambientazione futuristica che prende ispirazione dal libro Fanteria dello spazio. Il gioco ruota intorno a miniature in scala 1:65 cioè alte 28mm (originariamente erano in 20-25mm) prodotte dalla Citadel Miniatures, che rappresentano soldati, creature e macchine da guerra. Il gioco richiede una basilare comprensione della tattica delle piccole squadre e molta fortuna.

Il racconto si svolge nella città-alveare di Polia, durante la crociata di Nimbosa e descrive le azioni di un kroot (krootis aviana) contro alcune unità del Sedicesimo Reggimento dei Primogeniti Vostroyani della guardia imperiale.