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lunedì 9 giugno 2014

Godbreaker - Luca Tarenzi - recensione





Sarò breve e scriverò in maniera moderatamente caotica. Raga, vi dico questo: io non compro un libro da… boh, saranno due anni sicuri… e coi libri sono diventato mooolto mooolto rompicoglioni, tipo che (eh, il mio italiano!) ne apro uno, leggo due righe, chiudo e dico “minchia che merda” e così via fino a che non esco dalla libreria dicendomi che forse non mi piace più leggere, ecco. Allora che faccio? Rileggo roba che ho in casa o che ha in casa mio padre. Lui, prima di leggere solo prontuari di diritto sindacale (che cominciano ad affascinare pure me) divorava Urania, Fantapocket, libri d’orrore, fanta-erotici, fantascienza, qualcosina di splatter, prime serie di Star Trek in bianco e nero (mi ricordo ancora un alieno a forma di lavatrice… ero molto piccolo). Quindi, rileggo ’sta roba qua. Oppure i libri sbilenchi che mi regala mia sorella, tipo “Il karma della mucca innamorata” o “Armi, acciaio e malattie”. Oppure i libri che mi presta il socio.

martedì 2 aprile 2013

Due seduti alla fine del mondo - racconto di fantascienza



Un taxi nero si aggira per le strade di Londra. A guidarlo non è il tassista, ma un uomo dagli occhi crudeli e profondi come il male. Come il male, ha labbra piene. Come quelle del diavolo, esse son chiuse in una smorfia di scherno.
Guida piano e ogni tanto muove il volto lungo, scavato, aspirando l’aria come farebbe un animale.
Il naso è grosso, forte, dritto: nasce dalla fronte come una spada per dividere le sopracciglia.
Ora la macchina rallenta, sino a fermarsi.
L’uomo scende e lascia lo sportello aperto, poi distrattamente, ammira il Big Ben e segue i raggi del tramonto dipingere le rovine di Westminster.